La Ghirotti anche ad Albaro Il nuovo hospice apre le porte

La Ghirotti anche ad Albaro Il nuovo hospice apre le porte

(...) moderni strumenti con i quali poter assistere i degenti, compresi i computer oculari prestati dalla Regione con i quali potranno comunicare.
«In Liguria contiamo circa centoventi casi di Sclerosi laterale amiotrofica - racconta il professor Franco Henriquet -. Di questi una sessantina si registrano a Genova. La nostra funzione vuole essere quella di aiutare le famiglie ad avere un po’ di respiro garantendo ai malati una assistenza pari a quella che hanno nelle loro famiglie». Henriquet spiega come la Sla sia una malattia al momento inguaribile, ma con tempi molto lunghi prima del decesso che superano anche i dieci anni, «così la nostra funzione diventa anche quella di dare dei tempi di sollievo a chi gli assiste quotidianamente. Un sollievo fisico, mentale ma anche economico visto che le spese per curare e assistere questi degenti sono elevate».
Quindi nessun criterio di inserimento specifico per la Sla, mentre per i malati di tumore il metodo seguito è quello di privilegiare, per il ricovero, chi è in fase terminale con una previsione di vita pari a circa tre mesi: «Ci battiamo perché chi ha una patologia che lo condurrà alla morte possa arrivarci senza soffrire, usando anche farmaci che limitano lo stato di coscienza oltre a togliere il dolore».
A lavorare in via Montallegro ci saranno ventidue operatori tra medici, infermieri e personale con l’assistenza di specialisti in neurologia per i degenti di sclerosi laterale amiotrofica. Si tratta del secondo hospice aperto dalla «Gigi Ghirotti» a Genova. L’altro è operativo da qualche anno a Bolzaneto con 12 posti a disposizione e 16 operatori che lavorano a contratto dipendente. Ma il punto forte della squadra di Henriquet sono i 60 operatori che prestano il loro servizio per l’assistenza domiciliare. Una struttura possibile grazie al contributo della Fondazione Carige che ha investito per la ristrutturazione della villa circa 7 milioni più altri 4 messi a disposizione da fondi ministeriali.

Mercoledì ad Albaro entreranno i primi quattro assistiti, «ma i posti si riempiranno presto - commenta il professore -. In questi mesi passati nell’attesa dell’apertura abbiamo ricevuto tantissime richieste di assistenza».

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