Ghisa sequestrano quattro ambulanze abusive

I vigili hanno sequestrato due ambulanze e due vetture degli Angeli del soccorso e della Pubblica assistenza Padre Pio che circolavano senza autorizzazione e con personale non formato. I vigili hanno anche messo i sigilli alle sedi delle due associazioni di Buccinasco. L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Elio Ramondini.
Dalle indagini è emerso che le ambulanze utilizzate per il servizio circolavano senza autorizzazione sanitaria, rilasciata dall'Asl per certificare i requisiti igienici e sanitari dell'attrezzatura. Inoltre il personale non avrebbe ricevuto la dovuta formazione per interventi di emergenza. Per questo il pm ha disposto la perquisizioni delle sedi e aperto un fascicolo dove saranno inseriti i nomi di diversi indagati. Il magistrato esaminerà oggi il materiale finora raccolto dagli agenti della polizia locale.
Un servizio, quello di ambulanze e auto mediche, che può diventare un ottimo affare. È sufficiente stipulare una convenzione con qualche ospedale e farsi così affidare i compiti di trasferimento malati o altri incombenze come la raccolta del sangue. Servizi che comunque necessitano di automezzi adeguati e personale qualificato. Cose che, secondo i vigili, mancavano alle due organizzazioni di Buccinasco. L’ambiente che gravità intorno alle ambulanze infatti non è così trasparente come la delicatezza del servizio lascerebbe immaginare. E spesso viene gestito da persone di scarsa professionalità e ancora più modesta moralità.
Ben diversa invece, giova dirlo per la serenità dei cittadini, la situazione per gli interventi di pronto soccorso sulle strade che prevedono un livello più alto di prestazioni.

Anche in questo caso la normativa prevede vetture dotate di particolari attrezzature e soprattutto omologate. E gli infermieri devono superare esami di qualificazione piuttosto severi. E in questo campo sembra sia impossibile trovare situazioni «ambigue» come quelle scoperte dalla polizia municipale milanese.

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