Giallo in crociera: sul cuoco sparito indaga anche l’Fbi

Milano È un giallo la scomparsa di Angelo Faliva, il giovane italiano imbarcato su una delle più belle navi del mondo, la Coral Princess, a bordo della quale lavorava come chef. Di Angelo, 32 anni, cremonese, non si hanno notizie dal 25 novembre scorso quando la nave, con quattromila passeggeri, partita due giorni prima da Miami, si trovava tra Aruba e Cartagena (Colombia). La Princess intanto sta proseguendo la sua rotta, la cui tappa finale è prevista per lunedì 7 dicembre a Los Angeles: ora si trova a Panama, prossimo scalo Acapulco.
Intanto sono ore d’angoscia quelle che sta vivendo la famiglia del giovane. La sorella Chiara ricorda di averlo contattato scrivendogli sulla posta elettronica il giorno precedente la scomparsa: «Era contento, sereno. Escludo che Angelo possa essersi suicidato», spiega la giovane. Ricordando poi che il fratello gli aveva parlato di «un piccolo diverbio» avuto sulla nave con un collega filippino».
Angelo, figlio di Roberto Faliva, un fotoreporter che lavora a Cremona, era al suo quarto imbarco come aiuto chef per la compagnia. È stato il suo compagno di cabina, un collega milanese, a segnalarne la scomparsa, la mattina di giovedì scorso.
La capitaneria di porto di Cartagena ha condotto le prime indagini che ora fanno capo all’Fbi. Ma da una prima ispezione non risulta che sulla nave sia stato trovato materiale utile all’inchiesta. Una volta in porto a Cartagena sono state condotte altre verifiche mentre elicotteri e imbarcazioni stanno setacciando le acque tra Colombia e Venezuela.
Qualcosa di strano, però, secondo la sorella, sarebbe stato trovato. «Oltre a mio fratello - racconta - è sparito anche un salvagente dal quale sembra sia stato strappato il dispositivo di illuminazione notturna». Strane, sempre secondo Chiara, anche le modalità con le quali sono stati avvisati i parenti. «Siamo stati avvertiti dell’accaduto solo il 26 novembre», spiega, «ci hanno chiamato per dirci che mio fratello era scomparso da 17 ore».
«Siamo preoccupati, siamo ancora all’oscuro su quanto è successo ad Angelo, speriamo di avere qualche notizia al più presto, intanto continuano le ricerche», dice all’Ansa Jorge Cadena, vicecapitano della Coral Princess. L’ufficiale ha confermato che l’ultima volta che il giovane è stato visto è stato mercoledì sera. «L’allarme però è stato dato solo l’indomani mattina», ha aggiunto.
Le ricerche sono cominciate proprio sulla nave, come ha confermato anche il capitano Mariano Manfuso ai familiari del cuoco. La Coral Princess è stata infatti perlustrata in tutta la sua ampiezza (circa 260 metri di lunghezza, oltre 1.900 passeggeri, 900 membri di equipaggio, piscine coperte, sauna, sala massaggi, ristoranti aperti 24 ore su 24), ma senza trovare alcun elemento utile. «Poi - ha spiegato Cadena - sono entrate in azione le forze di polizia e anche l’Fbi e purtroppo non sappiamo nulla di più». «Noi ovviamente non possiamo interrompere la crociera - ha aggiunto il vicecomandante - anche se siamo davvero preoccupati, ma dobbiamo pensare anche ai nostri passeggeri».
Giuseppina Faliva, madre di Angelo, sembra rassegnata al peggio. «È successo qualcosa lì sulla nave? Ha litigato con qualcuno? Ha visto qualcosa? Senz’altro c’è sotto qualcosa di grosso», punta l’indice la donna.


«Fatto sta che lui è disperso - prosegue - se si è nascosto, ha paura? Se lo hanno buttato giù, possibile che le telecamere non lo abbiano ripreso? Noi abbiamo chiesto, ci hanno detto che nei filmati non si vede niente di strano. Se Angelo alle 20.15 è uscito dalla cucina, possibile che nemmeno una telecamera abbia ripreso, che abbia lo inquadrato nel tragitto?».

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