Il noir, o poliziesco che dir si voglia, in tutto il mondo è «nero». In Italia invece si chiama «giallo» e per un motivo preciso.
Nel 1929 la Mondadori lanciò una collana, nata con
caratteristiche prettamente pop e commerciali, che si intitolava «I
libri gialli». Era caratterizzata dai titoli a tinte forti (appunto),
dall’economicità, dadeibeicaratterigrandiefacilidaleggere e dal
colore giallo. Andò così bene che quello che negli altri paesi è detto polar , thriller o crime novel ,
da noi ha invece assunto un nome e un colore preciso. E da quei primi
gialli, che si trasformarono poi nel 1946 nei «Gialli Mondadori», è nata
anche un’esteticaprecisa delle copertine. Rosso e giallo, i colori
ben riconoscibili del pericolo, a circondare un disegno scenografico e
diretto, quasi da fumetto o da storyboard cinematografico. E se il tema
grafico nel tempo è cambiato, a volte occhieggiando di più all’ hard
boiled americano a volte giocando a modernizzarsi, però è sempre
rimasta un’impronta forte che ha condizionato l’immaginario di
lettori ed editori.
E ora,a partire da questo mese di
luglio, il «Giallo Mondadori » ritorna proprio alla tradizione: un
formato più grande, più facile da leggere, e nuove copertine, che si
portano dietro un certo gusto d’antan. Il restyling coinvolgerà oltre alla collanadel «GialloMondadori» i «Classici del Giallo Mondadori»,
ossia i romanzi che non possono assolutamente mancare nella
biblioteca degli appassionati di genere, e
«Gli speciali del Giallo», che ospitano le «raccolte tematiche» del
genere.
Dietro a questa piccola
“rivoluzione passatista”, c’è il direttore della collana, Maurizio
Costanzo il quale, approdato poco più di un anno fa a capo di questa che
è quasi una casa editrice dentro la casa editrice, ha delle idee molto
chiare su come rilanciare un «prodotto» che ha fatto leggere milioni di
italiani. Come spiega al Giornale :
«Questo restyling nasce da una serie di motivazioni... Una,
mia personale: volevo che il corpo fosse più leggibile. Abbiamo preso atto
che molti dei lettori hanno una certa età, e per loro più è grande,
meglio è. Poi volevamo far riaffezionare a questo genere il pubblico
femminile, recuperando autrici come Agatha Christie... Con l’andar del
tempo il giallo è diventato molto maschile e in questo senso il
ritorno ad alcuni titoli e ad alcune copertine classiche come quelle
della Christie con il treno a vapore per Omicidio sull’Oriente Express
è fondamentale... Sono copertine all’antica ma evocative,adatte per
riavvicinare quelle lettrici che un tempo rappresentavano una fetta
importante del mercato... Vogliamo anche riavvicinarle sfruttando per la
comunicazione del nostro prodotto i “ femminili”del gruppo».
Ma Maurizio Costanzo, chenelnoirsiècimentatoanche di persona- il suo
arrivo al vertice di questo pezzo di Mondadori è nato quasi per gioco
dopo aver firmato su Tv Sorrisi e Canzoni
quindici piccoli thriller estivi, ambientati nel mondo dello
spettacolo- non guarda solo indietro. «Il futuro del giallo è
digitale: stiamo pensando, io assieme ad
Antonio Riccardi e all’editor della collana Franco Forte (è una
persona... non una città), il modo migliore per portare il Giallo
Mondadori online affrontando il Web. Questo è un percorso più lungo,
ma conto di poterlo portare a termine entro un anno. Perché il Giallo
Mondadori, tra i seriali, è un prodotto di tenuta, ma bisogna guardare
avanti. Non se pò mai dì ... Bisogna pensare agli iPad, fare ilgiallomondadori.it».
Così come la scelta dei titoli è pensata anche per dare spazio ai nuovi
autori italiani: «Io sono un fan del giallo classico che rappresenta
comunque un serbatoio fondamentale. Amo Nero Wolfe di Rex Stout, sono
un patitodeigialliragionati, delleindagini
centrate sulla logica, vecchio stile. Ma noi portiamo avanti con
attenzioneanchelaricercadi nuovi autori italiani.
Una delle mie preferite è Diana Lama, sulla qualestiamoscommettendo ». Intanto,però,lascommessapiùimmediatasarà quella di sfruttare al massimo le potenzialità della grande distribuzione: i primi titoli che segneranno il rilancio della collanaechesarannoperlaprima volta distribuiti anche attraverso quel circuito sono: Lennox di Russel Craig, Le ombre dell’inferno di Lake Deryn, Tredici passi alla forca di John Carr Dickson e ValGielgud. Mentreperi«Classici del Giallo Mondadori » saranno riproposti il capolavoro di Ed McBain Date una mano all’ 87˚distretto, Ellery Qeen col suo Il calendario del delitto, Stanley Erle Gardner con Perry Mason, le due mogli e il classico per eccellenza: proprio Assassinio sull’Orient Express di Agatha Cristhie.
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