La vera bellezza non nasce dal bisturi

La colpa non è della medicina estetica in sé, ma dell'idolatria di un modello unico di bellezza: seni pneumatici, labbra a canotto, zigomi innaturali, nasi invisibili. Instagram, la tv, i filtri

La vera bellezza non nasce dal bisturi
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Gentile Direttore Feltri,
non è la prima volta che una donna perde la vita dopo essersi sottoposta a un intervento di chirurgia estetica. I casi sono frequenti, in particolare a Roma. Per anni non ho accettato parti del mio corpo, come il naso o la pancia. Ho sognato anch'io di entrare in sala operatoria e uscirne diversa, più bella, più libera da quei difetti che mi hanno accompagnata e limitata. Eppure, ogni volta che sento di queste tragedie, mi dico che forse è meglio tenermi il mio naso e i miei chili in più, piuttosto che rischiare la pelle inseguendo un'idea di perfezione. Che ne pensa? Faccio bene?

Beatrice Ignani

Cara Beatrice,
è vero: la chirurgia estetica, negli ultimi anni, ha conosciuto un'impennata impressionante. Ogni giorno migliaia di interventi vengono eseguiti con successo, restituendo benessere psicologico a donne e uomini che si sentivano estranei al proprio aspetto.

Non giudico chi decide di migliorare ciò che non ama di sé. Lo capisco. La bruttezza, o presunta tale, è un peso. Però occorre distinguere tra desiderio e ossessione.

Oggi la chirurgia non è più uno strumento, ma un feticcio. C'è chi si rifà il naso per respirare meglio e chi per respirare approvazione. E così ci si consegna al primo chirurgo di turno spesso abusivo, con precedenti penali, come il peruviano di cui abbiamo letto in questi giorni pur di costare meno, pur di fare in fretta. E si muore. Per un profilo. Per due centimetri di pancia. In salotti travestiti da sale operatorie.

La colpa, sia chiaro, non è della medicina estetica in sé, ma dell'idolatria di un modello unico di bellezza: seni pneumatici, labbra a canotto, zigomi innaturali, nasi invisibili. Instagram, la tv, i filtri: oggi le donne si piacciono solo se non somigliano più a se stesse. Una follia.

Io penso, cara Beatrice, che una donna sia bella se è autentica. Se è fedele ai propri tratti. Se si distingue. Un naso importante può avere più personalità di uno perfetto. Un seno minuto può essere molto più seducente di due protesi sbattute in faccia al mondo. La vera bellezza è eleganza.

E l'eleganza non urla, non si gonfia, non si uniforma. Hai fatto bene a sceglierti, a sceglierti così. Questo non significa rinunciare alla cura di sé, al benessere, alla forma. Significa solo smettere di inseguire fantasmi. E vivere, finalmente, da donna vera.

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