di Giada Michetti*
Ginevra è lo storico Salone dell'automobile europeo; giunto all'84ª edizione, uno dei suoi atout è certamente la neutralità che lo ha reso il palcoscenico deputato alla presentazione delle novità di tutti i brand automobilistici. Una sorta di inespugnabile e inimitabile tempio dell'auto, pressoché impermeabile alla crisi che ha investito duramente il settore.
Il Motor Show di Bologna (37 anni di storia), come Ginevra, è inserito nel calendario Oica, ma ha sempre avuto una differente connotazione più legata a show, sport e attività dinamica che all'esposizione statica del prodotto. Il Motor Show, infatti, nasce e si afferma proprio grazie alla passione per l'auto, elemento insito nella cultura italiana, in un territorio da sempre vocato ai motori. Un'indagine Censis evidenzia che il 70% degli italiani sa cos'è il Motor Show, quando si tiene e dove; una popolarità costruita in quasi quattro decenni, in cui l'evento ha accompagnato e interpretato la storia dell'auto in Italia, affermandosi come un'icona pop, un appuntamento imperdibile e l'unico modello multimediale di salone che ha saputo stabilire un'affinità tra il suo pubblico e il mondo dei motori. Un vero trend-setter nel panorama fieristico, con uno straordinario seguito di pubblico, protagonista assoluto del Motor Show, grazie a un approccio innovativo: non un salone tradizionale, ma un grande evento con possibilità di interazione e intrattenimento. Il Motor Show ha inoltre luogo a Bologna, il cuore della Motor Valley, città centrale e facilmente raggiungibile da ogni parte d'Italia, nell'unico quartiere fieristico (BolognaFiere) con un casello dedicato.
di GL events Italia