Stile

Gioielleria Ronchi e Rolex binomio indissolubile

La collaborazione compie oggi novant'anni Successi e soddisfazioni da proiettare nel futuro

Fabrizio Rinversi

È una bella storia quella della Gioielleria Orologeria Ronchi di Milano, la cui fondazione coincide con una collaborazione di assoluto prestigio, ancora oggi in essere e con grande soddisfazione: si tratta, infatti, di Rolex.

Una partnership che, lo scorso 16 maggio, ha festeggiato i 90 anni. Era il 1929, quando Renato Ronchi, il capostipite, dette vita alla «Società Anonima Gioielleria Ronchi», stabilendo subito una forte relazione con l'allora rappresentante della marca ginevrina nella capitale lombarda, il commendator Locatelli: il negozio era situato in Piazza Duomo, al civico 25 e, già nel 1932, Ronchi ottenne l'autorizzazione ad utilizzare lo Stemma Reale in riferimento alla propria attività. La sede venne spostata, l'anno successivo, in via Tommaso Grossi, in cui rimase fino alla metà degli anni '50, quando Renato, fiducioso nello sviluppo dell'area circostante piazza Diaz, il cui simbolo era la «Terrazza Martini» (grattacielo sorto nel 1956, con vista straordinaria sul centro meneghino, non a caso sito scelta per la suddetta celebrazione), intorno a cui si attendeva l'addensarsi di uffici amministrativi come Pirelli e Falck, trasferì il negozio in via Gonzaga 5. In quel periodo, l'attività si connotò anche nel contesto gioielliero, data la tradizione artigiana dell'azienda, che incontrò perfettamente una clientela d'élite. Nel 1964, Renato non avendo eredi nel mestiere, cedette la Gioielleria all'amico Ercole Balzaretti e ad Antonino Duse (ultimo discendente dell'attrice Eleonora), valente orafo, il quale, alla prematura scomparsa di Balzaretti, rimase unico titolare dell'azienda. Fu quello il periodo in cui Duse impose lo stile Ronchi nel gioiello, scegliendo la cura maniacale del dettaglio, l'artigianalità, la riconoscibilità della firma Ronchi, la personalizzazione dell'oggetto, piuttosto che la velocità d'esecuzione. E i risultati gli dettero ragione, dato che, da quel momento e per la durata di un trentennio, s'innescò un trend positivo, con costanti incrementi di fatturato.

Ripresosi dalla rapina a mano armata del 1987, Antonino, gradualmente, ha introdotto nell'attività le figlie gemelle Daniela e Paola, con la prima a seguire il settore dell'orologeria e la seconda a sviluppare quello della gioielleria, in particolare con l'avvio nel 2006, accanto all'alta gioielleria tradizionale, del negozio «Ornamenti Preziosi», adiacente alla «porta» storica, dove viene offerto un prodotto esclusivo ma non eccessivamente caro. Certo è, comunque, che l'insostituibile motore dell'attività Ronchi durante tutti i 90 anni di lavoro è stato l'accostamento con l'immagine di qualità ed eccellenza di Rolex, una liaison la cui valenza e contributo, sono il frutto dell'intuizione che, nel 1929, ebbe Renato Ronchi.

L'orologeria, da sempre, è l'asset trainante dell'azienda di via Gonzaga (altri brand haut-de-gamme, si sono aggiunti nel tempo) e Rolex, con la forza del suo nome e del suo prodotto, al fianco di Ronchi ha costruito e intende proiettare nel futuro, una storia di passione e successi.

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