Prima giornata Torres fa tris, valanga spagnola (5-0). Debutta pure il Brasile

La Confederations Cup non è cominciata col botto: nel pomeriggio ha emozionato di più la cerimonia d’apertura che la partita inaugurale. Lo stadio di Johannesburg pieno di colori e il discorso del presidente sudafricano Zuma (assente Nelson Mandela) hanno dato il benvenuto alla manifestazione. Al termine della festa l’Irak di Bora Milutinovic ha fermato sullo 0-0 i padroni di casa del Sud Africa, se non altro più intraprendenti degli avversari: partita noiosa, si ricorda solo il clamoroso salvataggio sulla linea di Parker (Sud Africa) su un colpo di testa del proprio compagno di squadra Dikgacoi che già stava esultando.
Per fortuna la Spagna delle meraviglie ha ravvivato la serata: dopo sedici minuti era già sopra di tre gol contro una Nuova Zelanda tutt’al più volenterosa. Il protagonista? Fernando Torres con una tripletta: letale prima dal limite dell’area, poi di piatto e infine di testa. Fabregas e Villa (su svarione di Boyens) completano il 5-0 finale. Ma è tutta la squadra spagnola a girare a mille, con un gioco semplice ma preciso e rapido: d’accordo la mediocrità degli avversari, ma le “furie rosse” giocano con la tranquillità degli imbattibili.
Completata la prima giornata del gruppo A, oggi scatta il B. Oltre all’Italia oggi è anche il giorno del debutto del Brasile: alle 16 la sfida con l’Egitto (diretta tv su RaiUno e Sky 201).

C’è entusiasmo in casa verdeoro ma Dunga pensa a calmare gli animi: vista la troppa euforia attorno alla sua nazionale, ieri ha fatto allenare i giocatori a porte chiuse. Dall’altra parte gli africani non vogliono partire battuti: «Siamo i campioni d’Africa, vedrete che anche l’Egitto è forte».

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