Giovane, battagliera impegnata nel sociale: "Meglio il mio Giornale delle bugie della rete"

Fa volontariato ed è la più giovane candidata a consigliere di zona a Milano: «Lo leggevo già da piccola, la passione l'ho ereditata da papà. Il web non avrà mai la credibilità della carta»

Giovane, battagliera impegnata nel sociale: "Meglio il mio Giornale delle bugie della rete"

N on è una mosca bianca (per fortuna) ma a volte un po' ci si sente. «Un giorno leggevo il Giornale in classe e i compagni mi prendevano in giro, perchè lo compri, almeno usa il cellulare». Questione di testata? «Macchè, secondo me la maggior parte dei giovani della mia età si informa pochissimo, purtroppo. A loro interessa solo sport e moda, poco altro». Serena Esposito, 18 anni, nata e cresciuta a Milano, è invece una baby lettrice da anni e - giura - manterrà questa buona abitudine in futuro. Gliel'ha tramandata il papà Giovanni. «Tutte le mattine scende in edicola e torna a casa col Giornale - spiega -. Già da piccola gli dicevo pà, se hai finito passamelo che leggo qualcosa anch'io e da allora ho mantenuto questa buona abitudine. La mattina mi piace sfogliare le pagine davanti al caffè, è una bella sensazione».

Più o meno da quando è nata Serena si sente dire che internet si «mangerà» la carta, la concorrenza del web è spietata. «Secondo me i quotidiani cartacei resisteranno - è convinta Serena - perchè danno più sicurezza, più affidabilità. Si sente parlare tanto di fake news ma a mio parere circolano di più sul web, i siti devono attirare l'attenzione, vanno troppo veloci. E poi leggere sulla carta stanca meno la vista, ti fa concentrare di più su quello che leggi, io lo preferisco».

Davanti al famoso caffè della mattina Serena legge con attenzione «gli articoli di politica e la sezione spettacoli», due passioni che potrebbero diventare per lei un mestiere. Ha appena terminato il quarto anno dell'Istituto superiore «Galilei-Rosa Luxemburg», una scuola professionale di fotografia, audio e video, nel quartiere degli Olmi, periferia est di Milano. I suoi fotografi preferiti sono Steve McCurry e Mario Giacomelli. E le piace approfondire i fatti di attualità (anche) perchè da un paio di anni è diventata militante di Forza Italia Giovani, alle elezioni amministrative in autunno sarà tra i candidati più giovani di Milano e si presenterà nella lista azzurra per il Municipio 9, «proverò a farmi eleggere consigliera di zona». É entrata nel gruppo «un po' per curiosità all'inizio, per farmi le ossa e capire se ero portata» e ha trovato tante altre mosche bianche, ragazzi che «leggono, si informano. Sono molto motivati, hanno voglia di fare, mi è piaciuto e ci sono rimasta. Proviamo a dare il nostro piccolo contributo». Come? «Facciamo volontariato, portiamo pacchi alimentari a chi è in difficoltà, organizziamo giornate di pulizie nei parchi, banchetti nei quartieri, riunioni per confrontarci su vari temi e organizzare iniziative sul territorio - racconta -. La regola è che ognuno deve contribuire secondo le proprie capacità e passioni, bisogna farlo volentieri quindi c'è chi cura la grafica di una campagna, chi cura i messaggi sui social...». Si è già resa conto che per fare politica, anche in piccolo, serve «una grande pazienza, mamma mia, bisogna ascoltare certe assurdità alle volte...». Ma sembra che la caratteristica non le manchi. Sul profilo Facebook ha riportato una celebre frase di Coco Chanel: «La forza si ottiene con i fallimenti, non con i propri successi». Lettrice del Giornale, giovane azzurra, non nasconde di essersi «appostata per un pomeriggio intero con altri militanti fuori dal teatro Manzoni un paio di anni fa per fare una foto con Silvio Berlusconi. Era venuto per una manifestazione. Missione compiuta».

Il prossimo anno di questi tempi sarà nel pieno dell'esame di maturità. E dei progetti per il futuro. «Oggi sono ancora combattuta tra una laurea in Scienze politiche o una scuola di cinema», sulle orme dei registi preferiti, Paolo Sorrentino, Martin Scorsese, Christopher Nolan, James Cameron.

Anche se da diciottenne entusiasta ha un sogno nel cassetto per combinare i due mondi: «Vorrei realizzare un film sui Giovani di Forza Italia, non facciamo solo politica, nascono dei bei legami di amicizia, nel mio caso anche l'amore: sarebbe una bella storia». In bocca al lupo. E chissà che non sbuchi il Giornale sotto il braccio dei protagonisti.

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