Giovanni Allevi risponde ai bimbi ricoverati

Sorridono con gli occhi i bambini ricoverati al terzo piano della clinica De Marchi. Molti di loro hanno il viso coperto da una mascherina per evitare di contagiare i coetanei, ma i loro sguardi sono più eloquenti di mille parole. Vispi, allegri, capaci di divertirsi e fare amicizia anche se costretti dentro un ospedale, grazie all'aiuto dei 200 volontari che ogni giorno si danno il turno per regalargli un clima più sereno possibile.
Ieri pomeriggio l'appuntamento era in sala giochi: tra i disegni colorati e i giochi in scatola, c’erano le telecamere di Mtv pronte per collegarsi in diretta con il teatro Mercadante di Napoli, durante le prove del concerto di Giovanni Allevi. Fremevano nei loro pigiamini colorati, non vedevano l'ora di poter porre all'artista le domande che si erano preparati. «Quando vai al parco la domenica, esci con la guardia del corpo?», «Come scegli i titoli dei tuoi album?».

Una dietro l'altra, liberi da freni alla curiosità per conoscere tutti i particolari della vita del musicista, milanese d'adozione. Dall'altra parte il sorriso di Allevi, emozionato ma molto felice di chiacchierare con loro. «Progetti per il futuro?», domandano alla fine. «Venire a trovarvi alla De Marchi, al più presto!».

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