Diego Luigi Marin
Alla ribalta delle cronache dopo lannunciata fusione con lomologo spagnolo Abertis e pure atteso a sostenere di continuo nuovi esami allindomani dei primi esodi di stagione, il Gruppo Autostrade spinge sullacceleratore. Da un lato affrettando la rincorsa a colmare il deficit infrastrutturale, eredità di un passato in cui la costruzione di nuove arterie fu negata per legge; dallaltro, facendo ampia leva sulle tecnologie per la sicurezza e i servizi, e apprestandosi anche a debuttare nel campo delle energie rinnovabili. Dice Giovanni Castellucci, ad di Autostrade Spa e Autostrade per lItalia, la principale società operativa del Gruppo: «Le nuove opere di potenziamento della rete sono in cima alla lista delle priorità. Con un programma di investimenti di 10 miliardi da qui al 2012».
Ingegnere, quali sono i risultati già ottenuti?
«I tratti da potenziare corrispondono a 500 km totali di cui circa il 50% inseriti nel IV Atto Aggiuntivo approvato definitivamente solo nel giugno 2004: per 100 di questi lallargamento è già stato completato e per altri 20 lo sarà entro lestate. Raggiunto il traguardo, lammodernamento della rete non si esaurirà. Quello del potenziamento di 500 km in corso è un piano demergenza per recuperare il gap di capacità accumulato negli anni 80 e 90. Dopo il 2012 lavoreremo con una pianificazione di medio lungo termine più consona, forti dellaver pienamente riportato le infrastrutture agli standard europei. Il seguito dipenderà anche dai piani di sviluppo regionali e nazionali».
Il fronte sicurezza...
«Per potenziare la rete autostradale, migliorando la sicurezza e la qualità dei servizi, questanno abbiamo investito 850 milioni. Nellultimo lustro il tasso di mortalità è dimezzato, con grande anticipo rispetto agli obiettivi comunitari per il decennio 1999-2009. Un risultato che è il frutto di numerose attività: dalla riqualificazione delle barriere antiscavalcamento alla chiusura dei by-pass sugli spartitraffico, dai mille e più interventi su punti con incidentalità superiore alla media alla collocazione di nuova segnaletica di preavviso e di cartelli luminosi per informare in tempo reale, nonché allestensione degli asfalti drenanti; il 54% della rete ne è già dotata ed entro lanno saremo al 68%, allinterno di un piano dinvestimento per circa 400 milioni».
Passiamo alla condotta degli automobilisti...
«Oltre il 90% degli incidenti mortali è causato da comportamenti sbagliati. Abbiamo varato nuove iniziative di sensibilizzazione, come La vita è un soffio e Caffè gratis di notte. Nella prima distribuendo un milione di alcoltest nelle aree di servizio e con laltra offrendo una tazzina ai viaggiatori nelle notti del weekend, contro i colpi di sonno».
Amplierete luso dei Tutor?
«Questi impianti, che rilevano le alte velocità medie e non le punte occasionali, spesso necessarie per i sorpassi, si sono rivelati molto efficaci. Sono stati dati in gestione alla Polstrada e sono già attivi sullA4 nei dintorni di Milano, sullA13 tra Padova e Bologna e pure sullA14; li estenderemo, nel corso del 2006, ad altre tratte caratterizzate da alta incidentalità mortale, come lA26 nel tratto appenninico e lAdriatica a Sud di Pescara».
Il capitolo esodi...
«Nel corso del ponte di Pasqua e dei due successivi non ci sono stati particolari problemi, anche perché, come di norma facciamo in questi casi, abbiamo eliminato cantieri e strozzature del traffico: forti rallentamenti sulle principali direttrici, ma nessuna emergenza né alcun blocco. Daltra parte in occasione degli esodi scontiamo il gap di capacità della rete, e per questo investiamo molto anche sullinformazione, che rappresenta la chiave per programmare bene il proprio viaggio, evitando a evitare ore e giorni di punta; in presenza di situazioni critiche e in accordo con Polstrada e Prefetture, potremmo bloccare laccesso ove esistano itinerari alternativi allautostrada».
Iniziative per lambiente?
«Stiamo potenziando linfrastruttura con terze e quarte corsie per ridurre code e incolonnamenti, mitighiamo limpatto inquinante dei veicoli servendoci dellasfalto drenante che cattura le polveri sottili, usiamo barriere fonoassorbenti e stiamo aumentando i distributori di metano nelle aree di servizio della pianura padana. Inoltre, sono allo studio parchi eolici e una produzione di energia da impianti fotovoltaici, che potremo distribuire usando la nostra rete».
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