Un giro d’affari da 88 miliardi

Le attività di riciclaggio rappresentano in Italia un giro d’affari da 88 miliardi di euro. La Lombardia è in testa per il numero di operazioni finanziarie sospette, ma la metà delle indagini oggi in corso riguarda le quattro regioni a maggiore permeabilità mafiosa: Sicilia, Campania, Puglia e Calabria. Lo rileva una ricerca realizzata dall’istituto Demoskopika, da cui emerge che ’ndrangheta, Cosa nostra e camorra sono coinvolte nel 70% di queste indagini, e che quasi otto volte su dieci le segnalazioni di irregolarità riguardano istituti di credito. Nel biennio 2007-2008 le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette pervenute alla Direzione nazionale antimafia «sono state oltre 25mila, concentrate principalmente in Lombardia con 6.931 segnalazioni pari al 27,7% e nel Lazio con 3.766 operazioni sospette pari al 15% sul totale italiano», spiega una nota di Demoskopica.

Se si passa invece ad analizzare i dati relativi alle indagini avviate sulla base delle segnalazioni pervenute, le cosiddette «segnalazioni trattenute», emerge che «nelle quattro regioni considerate a maggiore permeabilità mafiosa si concentra quasi il 52% delle operazioni finanziarie trattenute: 281 su un totale complessivo pari a 543 segnalazioni».

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