Il Giro d’Italia nelle Cinque Terre

Esclusa invece Varazze che adesso cerca di riacquisire l’arrivo nell’edizione del 2007

Marzia Fossati

Per la prima volta le Cinque Terre si tingono di rosa. L’89° edizione del Giro d’Italia farà infatti transitare i suoi ciclisti nel parco nazionale ligure in occasione della sua undicesima tappa, che copre un percorso di 165 km da Livorno a Sestri Levante, prevista per il 19 maggio 2006, durante la quale si festeggeranno tra l’altro i 110 anni della Gazzetta dello Sport. «Abbiamo scelto le Cinque Terre - afferma il patron del Giro, Angelo Zomegnan- perchè è impensabile fare il Giro d’Italia senza attraversare un territorio così suggestivo, indicato inoltre sia dal punto di vista dell’orografia sia perchè, essendo conosciuto in tutto il mondo, è un punto di riferimento per tutti i giovani». Senza contare il fatto che proprio le Cinque Terre sono sede dell’Osservatorio dei Parchi Europei e dei Parchi del Mediterraneo e avranno la possibilità, in occasione del passaggio della carovana, di ospitare studenti provenienti da tutto il mondo. In questo modo non mancheranno così tifosi pronti a sostenere anche i numerosi corridori stranieri iscritti al Giro, anche se il «padrone di casa», durante questa 11°tappa ligure, sarà lo spezzino Alessandro Petacchi. E proprio il grande velocista si dichiara preoccupato sulla mappa d’insieme del Giro 2006 che sembra favorire gli scalatori come Simoni e Savoldelli, piuttosto che i professionisti della «volata» che si ritrovano, sulla carta, a fare i conti con un percorso che presenta solo 5 o 6 tappe a favore dei velocisti. E in particolare proprio la sua tappa casalinga prevede il passaggio sul temibile Passo del Bracco. «É una salita che conosco -commenta Petacchi- mi ci alleno spesso, solo che è vicino all’arrivo e non so se i velocisti ce la faranno».
Se però Sestri Levante gongola, Varazze piange. Dopo essere infatti rimasta tagliata fuori dal percorso del Giro 2006 le è stata tolta anche la «Primavera rosa», ovvero la Varazze-Sanremo in gonnella che da otto anni anticipava di due ore il passaggio e l’arrivo della classicissima di marzo. E per riappropriarsi del maltolto, a Varazze si sta lavorando per proporre al comitato organizzativo del Giro 2007 l’agognata tappa con arrivo sul monte Beigua. «É sul tappone in salita che Varazze dovrebbe puntare -incalza il coordinatore di An, Alfiero Cravero- perchè tappe di assoluto trasferimento come quella dell’anno scorso non lasciano il segno. Bisognerebbe quindi inventare una tappa speciale, anzi, una tappa dolomitica in riva al mare».

L’assessore allo Sport della Regione Liguria, oltre che ciclista dilettante con 5mila chilometri all’anno nelle gambe, Fabio Morchio, non mostra però alcun segno di rimpianto per la tappa varazzina della corsa quando afferma che questa nuova tappa con arrivo nella Baia delle Favole «É forse la più bella di tutto il Giro».

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