Il Giro dell’Appennino si fa in tre

Il Giro dell’Appennino si fa in tre

Venti squadre per centosessanta corridori. Questo il primo biglietto da visita del sessantanovesimo Giro dell’Appennino Tre Colli Cup che si correrà domenica 3 agosto, un giro che presenta anche altre novità. A partire da un «mini giro d’Italia» come prologo. La manifestazione organizzata dall’U.S. Pontedecimo inizia infatti venerdì 1 a Carnago con il 37º Gran Premio Industria, Commercio, Artgianato e Carnaghese, per proseguire il giorno dopo con il GP Nobili Rubinetterie ad Arona.
E poi, la domenica, la corsa di casa nostra. Tre gare distinte, con tre vincitori distinti, ma strettamente collegate tra loro dal punto di vista organizzativo e anche di classifica, dal momento che sarà stilata una classifica a punti per i gruppi sportivi.
«Una scelta- spiega il presidente dell’U.S. Pontedecimo Ivano Carrozzino - che vuole dare a tutti i gruppi sportivi e corridori la possibilità di organizzarsi per un’unica manifestazione coordinata, senza concorrenza e caccia ai campioni tra le diverse gare».
Insomma sarà una tre giorni dove la carovana dei corridori si trasferirà da una regione all’altra, portando colori, sapori e tradizioni diverse.
Fino ad arrivare a Novi Ligure davanti al Museo dei Campionissimi, da dove alle 11 partirà il Giro dell’Appennino. Il percorso di quest’anno propone una salita inedita, quella di Crocefieschi che si unisce alla Castagnola, al passo dei Giovi e alla mitica Bocchetta il cui record di scalata appartiene a Gilberto Simoni (nel 2003 fece fermare il cronometro a 21 minuti e 54 secondi).
«Vogliamo che il Giro dell’Appennino sia ogni anno un grande evento sportivo - conferma Carrozzino - ma anche un evento culturale che coinvolga realtà e tradizioni dei nostri luoghi. Un percorso all’interno del Parco dell’Antola era da tanto che ce lo chiedevano e anche questo ritorno dopo vent’anni in Valbisagno è per noi motivo di soddisfazione, perché ci permette di coinvolgere anche altre zone di Genova che hanno sempre tanta voglia di verde il grande ciclismo passare nelle loro strade».
Una passione, che spinge l’U.S. Pontedecimo verso un altro traguardo, dopo quello dei campionati italiani dello scorso anno: l’assegnazione dei Campionati Mondiali del 2012.


Uno sguardo verso il futuro. E uno verso il passato. Nel corso della presentazione di ieri all’Acquario è stato infatti consegnati l’Appennino d’Oro a Pavel Tomkov, vincitore di questa storica corsa nel 1997 e nel 1998.

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