Un giro del mondo in tre pasticcerie

Chiara Cirillo

Da New York, Parigi e Londra arrivano anche a Roma i dolci dell’alta pasticceria del Vecchio continente e del Nuovo Mondo. Dopo aver vissuto per decenni di cabaret di paste della domenica - comunque sempre ben accetti - i romani sembrano ora aver scoperto la scuola dolciaria internazionale e acquistano e degustano i grandi dolci del mondo, che fino a qualche tempo fa potevano assaggiare solo viaggiando. Il nostro giro del mondo nei dolci senza uscire dal raccordo inizia da Josephine’s Bakery, aperta da poco più di un anno nel centro di Roma. Più che pasticceria è un’elegante e raffinata boutique di dolci di tradizione inglese e americana con qualche divagazione nella pasticceria francese. In mostra (e in vendita, naturalmente) il cheesecake newyorkese, i gustosi brownies, i pani dolci della tradizione europea orientale, i biscotti al burro, allo zenzero e i chocolat cookies (frollini ripieni di gocce di cioccolato). Tra le torte l’immancabile carrot cake (torta di carote ricoperta di glassa bianca), oltre a vari tipi di cheesecake tutti prodotti artigianalmente. Trattandosi di un vero e proprio laboratorio d’arte, alla Jospehine’s Bakery preparano scenografiche torte multipiano caratteristiche dei matrimoni di tradizione anglosassone.
Questo empireo dei dolci si affaccia ai civici 56 e 57 di piazza del Paradiso a pochi passi da Campo de’ Fiori ed è già punto di riferimento per gli amanti del buon gusto che cercano sapori nuovi e genuini. L’ideatrice è l’ex modella londinese Josephine Scorer, laureata in lingue, da diversi anni a Roma. Amando «tutte le cose meravigliose della vita», Josephine ha pensato di creare qualcosa che Roma non avesse già: «Pensando ad un ambiente accogliente che offrisse torte, biscotti e pasticcini dai sapori prelibati - afferma Josephine - torte che forse in molti conoscono ma che possono gustare solo viaggiando». Sul bancone poi non mancano mai i deliziosi cupcakes, dolcetti di pan di Spagna farciti con vaniglia e cioccolato o limone in gustose monoporzioni.
In tema di creme e sempre nel cuore della città, al Portico d’Ottavia da quasi venti anni Stefano Ceccarelli con i dolci della sua Dolceroma, incanta romani e stranieri con una Sachertörte davvero entusiasmante. Ma non solo: esterofilo di formazione e amante dell’Europa in genere, dopo diverse esperienze a Vienna con i locali maestri pasticcieri, una volta tornato in Italia mette a frutto gli insegnamenti appresi, regalandoci il sapore vero della Sacher doc. Ma tutti i prodotti del piccolo locale del Ghetto sono di respiro internazionale: dagli States tutto il meglio della pasticceria a stelle e strisce: trionfano sul bancone apple pie, carrot cake, cramberries muffin, blueberry muffin (davvero introvabili altrove), oatmeal cookies preparati con fiocchi d’avena, uvetta e noci. Dalla Germania a La Dolceroma si può gustare la vera «torta della foresta nera»: tre piani di pan di Spagna alternati a cerchi di crema al cioccolato e panna e ciliegie. E poi la Linzertörte suprema specialità di Linz, nonché antesignana delle nostre crostate, preparata con grano saraceno, noci, mandorle, spezie e marmellata di mirtilli rossi.
Ma c’è un altro pasticcere che ci prende per la gola con specialità d’Oltralpe ma non solo: si chiama Noël e con il suo «Galette de roi» ha conquistato testaccini e habitué di mezza Roma.

Oltre che in Francia questa meraviglia d’alta pasticceria di pasta sfoglia ripiena con crema di mandorla si trova ora anche nella capitale e fa sentire davvero «roi», re per un giorno: perché il fortunato che trova il confetto all’interno del cremoso dolce sarà il re della casa per un giorno intero! E anche se per questa divertente torta bisogna aspettare le feste natalizie, nell’attesa si può scegliere tra le altre specialità di tradizione francese che si trovano chez Noël Crochon in via del Gazometro 11 come la tarte Tatin o il millefoglie con crema chantilly, per i patiti del salato la quiche lorraine. Insomma, per una volta al bando sensi di colpa e dieta!

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