Il Giro perde Petacchi ma pesca Contador l’ultimo re del Tour

Il Tour è qui e parte sabato da Palermo. I corridori più forti del mondo sbarcheranno in Sicilia per correre il Giro d'Italia e il Tour stavolta potrà solo rodersi di invidia. Alla corsa rosa, infatti, approderà anche la Astana e lo farà portando tutti i suoi campioni, il tedesco Kloden, lo statunitense Leipheimer e soprattutto lo spagnolo Contador, che della Grande Boucle ha vinto a sorpresa l'ultima edizione. Era dal 1999, merito di Marco Pantani, che la maglia gialla non si schierava al via del Giro ed è sicuramente un colpo a sorpresa quello messo a segno dal direttore del Giro d'Italia Angelo Zomegnan.
Tre mesi fa, al momento di diramare gli inviti per il Giro, Zomegnan e la Rcs avevano deciso di escludere la Astana, società rifondata con dirigenza e staff tecnico completamente diversi rispetto a quella che aveva dato scandalo lo scorso anno. «Non hanno i requisiti necessari per venire alla nostra corsa», disse allora il direttore del Giro. E dietro quelle parole c'era la scelta del team manager Johan Bruyneel di voler iscrivere al Giro le seconde linee per portare i capitani al Tour. Ma se il Giro non era disposto ad accettare una squadra di riserve, il Tour rendeva noto qualche settimana più tardi di non volerne sapere in assoluto della Astana, costretta ad emendare per tutta la stagione le colpe commesse alla Grande Boucle dello scorso anno (doppia positività di Vinokourov e quella di Kashechkin, beccato subito dopo la conclusione della corsa, casi giunti dopo la positività del tedesco Kessler). Il «no» del Tour ha spinto allora la Astana a ripensare alle proprie scelte, sono iniziate le trattative diplomatiche tra la squadra e Zomegnan, con il direttore del Giro che ha preteso di avere al via della sua corsa i pezzi grossi della squadra, in particolare lo spagnolo Alberto Contador. La clamorosa notizia dell'invito in extremis alla Astana sarà ufficializzata oggi, ma ieri è stato proprio il portavoce del team a parlarne durante una diretta tv e a confermare che tutti i big del team saranno al via di Palermo. Con Contador, Leipheimer e Kloden (che oggi, salvo sorprese, metterà il sigillo sul Giro di Romandia) un bel Giro diventa sin d'ora un grande Giro. Sono davvero pochi i campioni che non saranno della partita: in pratica, l'australiano Cadel Evans, lo spagnolo Alejandro Valverde ed il veronese Damiano Cunego.
Per dei grandi protagonisti arrivati all'ultimo minuto (a lasciare il posto alla Astana sarà la NGC-Otc), un protagonista che all'ultimo minuto è costretto a dare forfait: Alessandro Petacchi ha gettato la spugna e non sarà protagonista della corsa rosa. «Una scelta che ho fatto a malincuore perché il Giro è una corsa che amo e che mi ha dato tanto. Fino a venerdì sera, anche se in pessime condizioni, ero convinto di partire, poi, in accordo con la squadra, abbiamo deciso di non affrettare i tempi questa volta e di preparare il Tour de France nel migliore dei modi senza rischiare un'altra ricaduta». I problemi fisici di Petacchi risalgono addirittura alla Sanremo: da allora, un paio di settimane di stop, poi la trasferta in Turchia per correre al sole e giungere a quota 150 vittorie in carriera, quindi una nuova cura a base di antibiotici fino alla rinuncia definitiva al Giro.

Rinuncia che arriva in un momento particolare della vita di Petacchi, atteso da una delle settimane più lunghe della sua vita: domani, infatti, dovrebbe arrivare la sentenza del Tas sul caso del salbutamolo al Giro d'Italia del 2007, le voci da Losanna fanno temere una lunga squalifica, e nei prossimi giorni è attesa la nascita del suo primo figlio che porterà lo stesso nome del papà, Alessandro.

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