Giro di vite Pdl: sul web i nomi degli assenteisti

RomaAssenteisti al bando. Mancavi dall’aula durante un’importante votazione? Sarai svergognato davanti a tutti. Il nome degli assenti infatti verrà pubblicato sul sito internet del gruppo. Così anche gli elettori sapranno con chi prendersela se non passa una legge alla quale tenevano.
Prosegue la guerra del capogruppo a Montecitorio del Pdl, Fabrizio Cicchitto, contro i lavativi. Troppe volte la maggioranza è andata «sotto» alla Camera negli ultimi mesi a causa del grande numero di assenti, molti dei quali ingiustificati. E se questo è successo in febbraio o in marzo, figuriamoci se non rischia di ripetersi con la canicola estiva che è scoppiata in concomitanza con l’arrivo di provvedimenti chiave in Parlamento. E così Cicchitto ieri mattina ha convocato il direttivo del gruppo, e ha preso una decisione che ha poi comunicato con una lettera a tutti i colleghi parlamentari.
«Vi informo che in attuazione della delibera assunta dal direttivo l’elenco degli assenti verrà pubblicato sul sito internet del gruppo», è la laconica comunicazione di Cicchitto: i deputati Pdl sono avvisati. Cicchitto invita pure ad una «costante presenza» in aula a causa dell’«importanza e della delicatezza dei provvedimenti all’esame della Camera» evidenziando che i lavori potrebbero durare «sino alla prima settimana di agosto».
Non saranno più tollerati episodi come quelli che si sono ripetuti troppo spesso durante questa legislatura. L’ultimo, clamoroso, risale a una settimana fa quando l’aula ha detto sì all’eccezione di costituzionalità presentata dall’Italia dei Valori sul decreto legge per le demolizioni in Campania. Erano assenti addirittura 64 deputati della maggioranza e 15 della Lega. Ancora più numerosi i «desaparecidos» del Pdl quando si votò lo scudo fiscale nell’ottobre del 2009. La legge passò, ma soltanto grazie agli assenti dell’opposizione.

Dall’aula infatti mancavano 56 deputati del Pdl ma anche 22 del Pd. Passarono per il rotto della cuffia pure il decreto per il terremoto in Abruzzo e, ironia della sorte, la legge Brunetta contro, appunto, i fannulloni.