Giudice e cancelliere uccisi in tribunale

VENDETTA Gli era stato tolto l’affidamento dei figli a seguito della causa di divorzio

Una giudice di pace e il suo cancelliere sono stati uccisi in piena udienza in uno dei locali del Palazzo di Giustizia a Bruxelles a rue Ernest Allard.
Il colpevole un uomo, probabilmente di origine albanese, scontentO per una sentenza. L’uomo si è prima avvicinato, pistola in pugno, al cancelliere colpendolo a morte e poi ha puntato una pistola contro la donna, Isabelle Brandon, di 61 anni, prendendola alla testa. La tragedia si è svolta sotto gli occhi di molti testimoni terrorizzati che si sono dati alla fuga o si sono nascosti. Lo stesso uomo è fuggito e la magistratura ha aperto un’inchiesta sull’accaduto. È la prima volta che in una Corte belga viene ucciso un giudice.
Dopo il terribile episodio in Belgio è scoppiata la polemica sulla sicurezza. Trattandosi di un caso esaminato da un giudice di pace, infatti, l’accesso all’aula d’udienza in Belgio non prevede controlli. «I controlli sono previsti per i giudizi in sede penale», ha spiegato ai giornalisti il portavoce del tribunale Jean-Marc Meilleur, nel corso di una conferenza stampa.
L’assassino, armato di revolver, è così potuto entrare indisturbato aggiungendosi ai due o tre testimoni presenti nella sala d’udienza.
Gli avvocati del tribunale anche ieri sono tornati alla carica reclamando maggiori misure di sicurezza. «È la prima volta che un giudice di pace viene ucciso e questo pone evidentemente un problema di sicurezza. Queste figure hanno un ruolo sociale di rilievo e svolgono un lavoro indispensabile per dirimere piccoli conflitti», ha affermato Yves Ochinsky, rappresentante degli avvocati francofoni di Bruxelles che ha ricordato la giudice uccisa come «una donna molto coscienziosa che esaminava con scrupolo i casi a lei sottoposti».
Intanto, in serata, nuovi dettagli sulla dinamica del dramma: L’uomo avrebbe usato non solo una pistola, ma anche anche un’ascia.
Secondo la ricostruzione fatta da diverse fonti citate dall’agenzia Belga, l’uomo, armi in pugno, avrebbe sparato sul cancelliere per poi colpirlo alla schiena anche con un’ascia.
Quindi avrebbe colpito mortalmente al volto la giudice, presidente del tribunale di giustizia di pace.


L’autore del duplice omicidio avrebbe così voluto vendicarsi di una decisione presa dalla giudice sull’affidamento dei figli, in una disputa con la madre. Nel momento della sparatoria, nell’aula c’erano due o tre avvocati, la giudice, il cancelliere e l’autore della sparatoria. Uno dei legali avrebbe inseguito l’omicida senza però riuscire a bloccarlo.

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