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Il giudice multa i nerazzurri: hanno ubbidito alla polizia

da Milano

Sapete l’ultima sull’Inter? Il giudice sportivo l’ha multata di 15mila euro perché i suoi sostenitori hanno acceso due fumogeni nello stadio «e, a titolo di responsabilità oggettiva, per aver ingiustificatamente ritardato l’inizio della gara per circa tredici minuti». Ovvero: il pullman nerazzurro è arrivato tardi allo stadio di Torino per aver subito una sorta di agguato («c’è arrivato qualche uovo, qualche frittata, niente di male», ha smorzato Mancini) e per aver rispettato gli ordini della polizia. I fatti: il pullman si è mosso dall’albergo, ma poco dopo è stato bloccato perché la scorta ha informato che non esistevano i presupposti della sicurezza. Venticinque minuti di sosta, vista l’impossibilità di far giungere insieme il pullman della Juve e dell’Inter. La squadra è arrivata allo stadio alle 19,35, in ritardo rispetto alla norma (80 minuti prima) e dopo aver subito l’attacco. Due dirigenti nerazzurri davanti al rappresentante dell’ufficio inchieste, alla quaterna arbitrale e a un rappresentante della Juve, hanno chiesto lo slittamento di 15 minuti, accordato nonostante le resistenze di Sky.

Ma il giudice ha punito la società, perché al referto non era allegato il documento che attesta l’ordine ricevuto dalla polizia. Ed allora perché non multare anche l’arbitro?

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