Giuliana De Sio tragicomica signora Robinson

Al teatro Manzoni debutta lo spettacolo portato al successo nel 1967 al cinema da Dustin Hoffman e Anne Bancroft

Il dramma vissuto dalla rigida, ferrea, priva di debolezze sentimentali, ma al contempo sensuale, Signora Robinson, sarà riproposto, da questa sera, sulla scena del Teatro Manzoni, dove una passionale e appassionata Giuliana De Sio, vestirà i panni della protagonista femminile del Laureato.
Portato al successo nel 1967 con la trasposizione cinematografica interpretata dalla coppia Dustin Hoffman-Anne Bancroft il testo, scritto da Charles Webb, tradotto e adattato per la scena da Francesco Bellomo e Antonia Brancati non tradisce la tensione emotiva e i contenuti sentimentali, lasciando intatta anche l' ambientazione di un'America ipocrita e corrotta che poco piace al protagonista maschile, interpretato sulla scena da Giulio Forges Davanzati.
Benjamin, il rampollo di una facoltosa famiglia torna a casa dopo aver conseguito la laurea, alimentando una sorta di rifiuto nei confronti di una società ambigua; il giovane conosce la signora Robinson con la quale, oltre a condividere la filosofia di vita di contestazione, avrà una relazione. Una storia d'amore interrotta con l'arrivo di Elaine, la figlia della sua amante. Diretta da Teodoro Cassano, la lettura scenica del Laureato si avvale dell'energia di un'attrice che, prima di salire sulla scena, ha compreso l'animo della nichilista Giudith Robinson.
Dopo il trionfo fiorentino e altre tappe importanti, Il Laureato approda al Teatro Manzoni dove la poliedrica attrice ha sempre riscosso grandi successi, non ultimo la messinscena della commedia musicale di Lina Wertmuller, Storia d'amore e di Anarchia.
«Tutti hanno amato il film con Dustin Hoffman, e ci sono anche altre versioni da palcoscenico, in Inghilterra e anche in America. Noi, abbiamo cercato di "europeizzare" la nostra messinscena, filtrando il dramma della protagonista attraverso l'ironia e il sarcasmo. Il romanzo, del resto, offre già degli spunti divertenti che si intravedono anche nel film. Tuttavia, se la versione cinematografica è stata giudicata da dai critici come appartenete al genere drammatico, il nostro lavoro teatrale è senza dubbio tragicomico. In effetti, ci siamo spinti verso il divertimento e, senza forzare alcunché, ci siamo orientati in una direzione più solare; anche il finale è particolarmente grottesco».
Pur grande appassionata di teatro, De Sio, reduce dal successo televisivo di «Caterina e le sue 2 figlie», non abbandona mai il suo amore per la cinematografia: «Sono stata stimolata da questa sfida; io, attrice multimediale, amo portare a teatro gli amori cinematografici facendo piccoli omaggio al mondo della celluloide». Al fianco della brillante Giuliana De Sio, Giulio Forges Davanzati, veste i panni del giovane laureato. Ventunenne, prestante e carino, dopo una serie di provini è stato scelto per le sue doti professionali. «In effetti - racconta Forges Davanzati -, occorreva creare una netta discrepanza tra il mio personaggio e la mia amante. Il mio non vissuto da attore, la mia ingenuità e il mio candore, inoltre, contrasta nettamente con l'esperienza di Giuliana». Protagonisti di un confronto di solitudini, di una storia di passione senza implicazioni sentimentali, Benjamin e Giudith abbandonano il loro rifugio esistenziale quando sopraggiunge Elaine, interpretata da Alessia Cardella, sconvolgendo l'equilibrio.


Il Laureato,
diretto da Teodoro Cassano
con Giuliana De Sio
e Giulio Forges Davanzati
al Teatro Manzoni
da oggi al 6 gennaio (6 e 7 riposo chiusura dal 24 al 30 dicembre) Orario feriali 20.45, domenica 15.30. Ingresso: 32-34.

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