Giunta in agonia, il sindaco è iperattivo

Paola Setti

Ricetta per dare la sveglia a una città dormiente. La minoranza annunci che vuol mandare a casa il sindaco. parte della maggioranza si faccia convincere che è cosa buona e giusta. I rivoltosi evitino assolutamente di dimettersi subito in massa facendo cadere la giunta immediatamente, e attendano invece 30 giorni per la convocazione del consiglio comunale che voterà la sfiducia. Il risultato è assicurato: sarà un mese di svolte, dai marciapiedi ai tetti.
È stato così a Rapallo, dove dire che il sindaco Armando Ezio Capurro è iperattivo è fargli un torto. È molto di più. In 15 giorni i suoi uffici hanno sfornato qualcosa come 18 comunicati, e mica di interventi generici. Certo, alcuni fanno solo massa, come quello che il 20 settembre scorso semplicemente si prende la briga di inoltrare l’appello che i sestieri hanno fatto al Comune in vista della festa per il 450° anniversario dell’apparizione di Nostra Signora di Montallegro, altri fanno più che altro grancassa, come quello del 18 settembre che spiega come nell’agosto 2005 a Rapallo si sia registrato un insolito quanto meritato boom di turisti. Gli altri però, riguardano tutti provvedimenti che la giunta s’è affrettata a varare e mettere in pratica prima di cadere. Demolizioni di fabbricati, restauro e rinnovo di infissi, conferimento di studi di fattibilità per manutenzioni straordinarie, sistemazione di strade comunali e barra o vicinali, lavori di manutenzione alla rete bianca. E poi il piano comunale di protezione civile, la realizzazione di un impianto spoortivo polifunzionale, il superamento delle barriere architettoniche al santuario di Montallegro. E ancora le inaugurazioni, dalla nuova piazza Canessa alla serr
a comunale nel parco Casale. E chi più ne ha più ne metta, fino a ieri, con l’intervento di sistemazione e adeguamento idraulico del torrente San Francesco. Non mancano i toni trionfalistici, che sanno di avvertimento alla città del tipo: e che non si dica che la giunta Capurro non ha lavorato per voi. Per dire, nel comunicato sul nuovo complesso parrocchiale di sant’Anna il sindaco sottolinea che «le dichiarazioni fatte in campagna elettorale non sono state solo semplici promesse per riscuotere consenso», e che «lo dimostrano i fatti».

E nella nota sul torrente Boate a rischio esondazione di nuovo: «A chi accusava l’amministrazione Capurro di fare solo parole e non fatti, il sindaco ha risposto con i fatti». Ecco, una crisi politica al giorno toglie l’immobilismo di torno.

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