«Sulla squadra servirà un ragionamento profondo perché servono persone di altissimo profilo. Bisogna raccogliere le energie migliori della città: la mia sarà una giunta con personalità tecniche e provenienti dalla società civile». Come annunciato a Porta a Porta lunedì sera, poche ore dopo la conquista del Campidoglio ai danni di Francesco Rutelli, «il ragionamento profondo» del nuovo sindaco di Roma Gianni Alemanno sul futuro team di governo sembra già avviato. E se per alcune caselle della futura giunta è azzardato far previsioni, su altre cominciano a circolare già le prime ipotesi e a rafforzarsi delle certezze: vicesindaco sarà Mauro Cutrufo (Dca) che potrebbe assumere anche la delega alle Attività produttive. Allassessorato alla Mobilità dovrebbe insediarsi il neodeputato del Pdl Vincenzo Piso mentre i Lavori pubblici dovrebbero toccare a Marco Marsilio, anchegli appena eletto a Montecitorio. Sempre in quota An, vengono dati per probabili Sergio Marchi allUrbanistica e Luca Malcotti alle Politiche del Personale. Per le Politiche sociali si fa il nome di Fabrizio Ghera mentre le Politiche giovanili potrebbero andare a Samuele Piccolo, forte della sua verde età ma soprattutto delle oltre 11mila preferenze.
In Forza Italia invece, in pole position per un assessorato figurano i neoconsiglieri Davide Bordoni (Periferie o Commercio), Fabio De Lillo (Ambiente o Commercio) e Pasquale De Luca (Casa). Anche se la pattuglia forzista potrebbe arricchirsi di Beatrice Lorenzin, magari alla Politiche scolastiche. Assai più nebulosa la situazione per i cosiddetti assessorati «pesanti»: al Bilancio, dopo lelezione di Giacomo Vizzani alla presidenza del XIII municipio e la fine delle voci che assegnavano la poltrona al senatore Andrea Augello (in lizza per un ruolo nel governo Berlusconi), pare scontato larrivo di un «tecnico di spessore e di provata esperienza». Dubbi anche sulla questione sicurezza, con Alemanno che potrebbe avocare a sé la fondamentale delega lavorando così a stretto contatto con quel Commissario straordinario governativo di cui anche ieri mattina ha auspicato la presenza. Piccolo giallo invece sulla Cultura: mentre negli ambienti si dà per certo il nome di Umberto Croppi come successore di Silvio Di Francia, ieri è arrivata anche la candidatura spontanea di Luca Barbareschi (anchegli appena insediatosi a Montecitorio): «Sì, la proposta c'è - ha ammesso lattore - e mi piacerebbe molto». Oltre alla giunta nei prossimi giorni nascerà ufficialmente la commissione speciale bipartisan per Roma sul modello della francese Attali che, come ha annunciato ieri il nuovo sindaco, sarà presieduta dal presidente dellEurispes Gian Maria Fara.
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