A Gianni Plinio piace chiamarlo «vulnus istituzionale». Così, tanto per rigirare il coltello nella piaga del «presidente garante», Mino Ronzitti. Ora è soprattutto una realtà: la giunta regionale fa di testa sua e se ne infischia del voto del consiglio, dellindicazione precisa dei capigruppo. Insomma, il gonfalone della Regione non andrà al «Family day».
E pazienza se le regole della democrazia e il buon gusto finiscono sotto i piedi, meglio non urtare la suscettibilità di Rifondazione comunista. Di quei compagni che sembrava avessero perso credibilità dopo il voto del consiglio regionale a sostegno della manifestazione nazionale di sabato a favore (...)
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