Giustizia Processi più rapidi per gli incensurati Sì in Commissione alla prescrizione breve

Processi più rapidi per chi è incensurato. La commissione Giustizia della Camera ha dato il via libera alla cosiddetta «prescrizione breve», alias alla riduzione dei tempi di caduta in prescrizione del reato da un quarto a un sesto nel caso in cui l’imputato sia incensurato. L’emendamento all’articolo 4 bis del ddl sul cosiddetto processo breve, presentato dal deputato Pdl Maurizio Paniz, premia, in pratica, chi ha la fedina penale pulita, e penalizza invece chi è recidivo, allungando i tempi di prescrizione. Il provvedimento non si applica ai procedimenti nei quali, alla data di entrata in vigore della legge, sia stata pronunciata già sentenza di primo grado, e non riguarda comunque i reati più gravi quali mafia o sequestro a scopo di estorsione (previsti dall’articolo 51 del codice penale). Tuona l’opposizione (hanno votato contro Pd, Udc, Idv e Fli), che parla di legge ad personam per i processi al premier. Polemica la risposta di Paniz, che ha accusato l’opposizione di voler «svilire» il suo lavoro e ha negato che l’introduzione dell’articolo 4 bis nel provvedimento possa influire sui procedimenti in corso a carico del premier.

«In nessun modo - ha affermato - si arriverebbe alla fine del processo Mills a fine febbraio dell’anno prossimo». Paniz ha rivendicato di aver svolto il suo lavoro e si è detto pronto a nuove modifiche. Il deputato ha inoltre smentito le indiscrezioni che lo indicano come nuovo avvocato di Ruby.

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