«Gliel’abbiamo tolta dalle mani prima che potesse ammazzarla»

(...) che ha ristrutturato e allargato i marciapiedi rendendo vivibile tutta la bella strada, dove fra l’altro c’è anche il palazzo Reale, ha fatto la sua parte. Per questo motivo l’aggressione dell’altra sera spaventa tutti. A cominciare proprio da chi, in quella strada, ci lavora anche di sera, negli alberghi, facendo turni non certo facili.
«Abbiamo l’ordine di non accogliere persone sospette, anche l’aspetto fa parte della valutazione di un possibile cliente, nel senso che chi non ci piace non viene fatto entrare», spiega una receptionist dell’albergo dove è avvenuta l’aggressione. La collega della giovane violentata dal romeno è ancora comprensibilmente sotto choc. Come non pensare che sarebbe potuto accadere a chiunque? Adesso gli inquirenti che stanno valutando la situazione del romeno, valuteranno anche se i documenti che l’uomo ha presentato per registrarsi nell’albergo sono autentici o contraffatti.
L’hotel è a conduzione familiare e non accetta «clienti» da parte dell’amministrazione comunale. Infatti il Comune paga l’ospitalità in strutture «convenzionate» per zingari o altre fasce protette. Non è questo, è bene ribadirlo, il caso di cui stiamo parlando.
L’aggressore infatti, ha pagato la stanza in anticipo, facendo sapere che sarebbe andato via presto la mattina successiva e dunque che non avrebbe neppure usufruito del buffet della colazione.
Era arrivato in serata. Indosso aveva una T shirt e un paio di pantaloni lunghi. In mano un piccolo bagaglio. Però aveva subito dato segno di una qualche insofferenza visto che, almeno alla prima ricostruzione dei fatti, sembra che abbia chiamato diverse volte la reception con alcune scuse.
Dopo l’arresto del violentatore resta l’angoscia di quanto accaduto. L’uomo, gettandosi dalla finestra della stanza tentando di fuggire, ha riportato alcune fratture. «Evidentemente nel buio ha calcolato male la distanza che lo separava da terra - dicono all’hotel - circa sei metri». Una volta a terra è stato arrestato dalgli agenti delle volanti intervenuti dopo le due chiamate, del cliente che aveva sentito le urla delle ragazza e del titolare dell’albergo.


L’aggressore dovrà rispondere di con l’accusa di sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni gravi e rapina. Tutti reati gravissimi che è riuscito a mettere insieme in meno di venti minuti. Per la ragazza, invece, ci vorrà molto tempo prima di poter archiviare questa brutta storia di cui è stata vittima.

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