Gm in profondo rosso: a casa in 25mila

Messo in vendita il braccio finanziario Gmac. E a Wall Street il titolo decolla

Paolo Giovanelli

da Milano

General Motors registra un terzo trimestre di pesanti perdite, ben oltre le attese, ma vola egualmente in Borsa grazie all’annuncio che chiuderà stabilimenti, taglierà 25mila posti di lavoro e che ha raggiunto un accordo con i sindacati per ridurre le spese sanitarie per i dipendenti. Ma Standard&Poor’s vuol comunque veder chiaro nei conti e annuncia che continuerà a mantenere sotto osservazione il rating sul credito e sull’outlook di General Motors. E questo anche se l’amministratore delegato del gruppo, Richiard Wagoner, ha annunciato che potrebbe essere venduto il pacchetto di controllo di Gmac, il braccio finanziario del gruppo. In serata a Wall Street il titolo registrava un miglioramento del 6%, dopo aver toccato anche un rialzo che sfiorava il 12% durante le contrattazioni. E anche Fiat, curiosamente, ha guadagnato di riflesso l’1,54% in Borsa.
Era iniziata male la giornata per il più importante produttore mondiale di auto: il terzo trimestre ha infatti registrato una perdita di 1,6 miliardi di dollari, contro i 315 milioni di utili dello stesso periodo del 2004, peggiore comunque rispetto alle previsioni degli analisti. Immediata la reazione del management che ha annunciato una cura drastica fatta di chiusure di stabilimenti, riduzione di personale per ben 25mila unità entro il 2008, risparmi per 5 miliardi di dollari all’anno entro il 2006 e la cessione della finanziaria Gmac. D’altro canto Gm sta continuando a predere quote di mercato: in Usa è scesa dal 28,5% al 25,6% e a livello mondiale il calo è stato dal 15,4% al 14,6 per cento. E in Usa ed Europa i bilanci sono pesantemente in rosso, mentre in America Latina e Asia danno dei modesti utili. Una svolta si imponeva.
In questa partita Gmac assume un ruolo importante: nell’ultimo trimestre ha registrato un utile netto di 675 milioni in crescita rispetto ai 620 milioni di un anno prima, grazie ai buoni risultati della divisione mutui, mentre hanno registrato un rallentamento la divisione finanziaria e quella assicurativa. Wagoner, in una conferenza stampa ha detto che Gm sta «appena iniziando» i contatti per possibili acquirenti e che le trattative potrebbero durare mesi. Gmac aveva subito un downgrade nei mesi scorsi in seguito ai cattivi risultati della General Motors e un analista americano ha commentato che più presto la società diventerà indipendente, più presto vedrà risalire il suo rating. Come conseguenza, ieri la richiesta sul mercato dei bond Gmac ha subito una immediata impennata.
L’altro fronte su cui il management Gm sta lavorando è quello della riduzione delle spese sanitarie per i dipendenti.

Dopo mesi di trattative è stato raggiunto un accordo con i sindacati: la società chiedeva un taglio di un miliardo di dollari sui 5 miliardi che spende ogni anno. Ha ottenuto una riduzione dei costi sanitari dei pensionati e dei dipendenti.

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