Milano - E' scontro tra Cesa e Berlusconi. "Non ho mai condiviso i
modi di chi ricorre ai pettegolezzi ed alle chiacchiere di vario genere
per insinuare dubbi o gettare discredito nei confronti di qualcuno.
Esprimo perciò tutta la mia solidarietà a Lorenzo Cesa" dice
il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi estendendo anche la sua solidarietà a
Massimo D'Alema. "Se si leggono gli articoli sul Giornale di oggi si vede che su Cesa
non c’è nulla di nulla, ma basta un titolo che fa un nome per
criminalizzare una persona e sconvolgere una famiglia.
Conosco Cesa, gli sono amico e lo stimo al di là delle differenze
politiche. Lo stesso voglio dire espressamente nei confronti
dell’onorevole Massimo D’Alema, dei suoi collaboratori, della
famiglia Agnelli e per quanti siano stati colpiti oggi da questo tipo di
polemiche. Sono stato facile profeta quando ho previsto che
l’imbarbarimento provocato da una ben precisa campagna di
stampa avrebbe messo in moto una spirale che va assolutamente
arrestata. Poiché io ho denunciato aggressioni a mio danno-
conclude il Cavaliere - nessuno può pensare che io possa
approvare analoghi metodi e aggressioni nei confronti di
chiunque".
Cesa: "Non voglio solidarietà" "Non ho mai partecipato a
festini, né ho mai frequentato minorenni o persone che fanno uso di
droga. Rispetto tutti, ma non accetto solidarietà da nessuno, in
particolare dal presidente del Consiglio".
Il Cavaliere chiarisce "Mi dispiace che l’onorevole Cesa non accetti la mia solidarietà. Non ho mai partecipato a cosiddetti festini, non ho mai frequentato minorenni né so a chi si riferisca quando parla di persone che fanno uso di droga. La sua risposta è offensiva e disdice sia la sua immagine, sia la considerazione che nutrivo nei suoi confronti". Lo afferma il premier rispondendo al leader dei centristi che in una dichiarazione aveva respinto la solidarietà del premier. "Spero che torni in sé e che risponda alle provocazioni con la stessa serenità e con lo stesso stile con cui reagisco io" ha concluso.
E aggiunge: "Italiani con me" "Gli italiani ci hanno votato e continuano a darci consenso nonostante tutti i miasmi, le calunnie e i veleni che tentano di lanciarci addosso per sommergerci" continua Berlusconi. "Gli italiani ne vengono fuori con un maggiore attaccamento a noi, alla nostra parte politica e a me personalmente. Io credo che gli italiani ci premino perché rispettiamo gli impegni assunti, questa è la vera moralità che abbiamo portato nella politica".
La solidarietà di Casini "Lorenzo Cesa ha la solidarietà senza riserve mia e di tutto l’Udc. Abbiamo ben chiari la logica e il disegno de Il Giornale. Capiamo bene come si cerchi di fare di tutta l’erba un fascio, di omologare stili di vita, frequentazioni e abitudini tra loro molto diverse. Non siamo ingenui e se qualcuno pensa di intimorire l’Udc ancora una volta non ha capito nulla. Abbiamo avuto un atteggiamento rispettoso in tutte queste settimane verso le persone e le loro famiglie. Non lo cambieremo perché non siamo soliti trafficare nella melma e non vogliamo abituarci a una politica così sporca". Lo dichiara Pier Ferdinando Casini.
Querela al Giornale Il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa ha
dato incarico ai propri legali di inoltrare una causa
civile per diffamazione a mezzo stampa nei confronti del quotidiano Il Giornale e di quanti altri organi di informazione volessero
associare il suo nome a vicende da cui è palesemente del tutto
estraneo. È quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa dell’Udc.
La replica del Giornale: notizia incontrovertibile In relazione alla querela annunciata
dall’onorevole Lorenzo Cesa, Il Giornale ribadisce che la notizia
pubblicata si fonda su un dato di fatto incontrovertibile: Cesa era
socio, nella Global Media Srl, di R.F.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.