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Il governatore azzurro: «Centrali nucleari? Mai nella mia Sardegna»

RomaPresidente Cappellacci, è pronto per sdraiarsi davanti a Villa Certosa pur di impedire che in Sardegna vengano costruite nuove centrali nucleari?
«Ho detto che prima di fare una cosa simile dovranno “passare sul mio corpo”, è vero. Ma non esageriamo...».
Che fa, ritratta?
«Ci mancherebbe altro. Dico solo che ho usato un linguaggio un po’ colorito, ma sul merito non c’è alcuna incertezza».
Dunque, niente centrali nucleari in Sardegna...
«La questione non è all’ordine del giorno».
E allora perché una presa di posizione così netta?
«Su Facebook, che è un ottimo sistema per stare in contatto con i giovani, era partito un tam tam di accuse sul fatto che eravamo pronti a rinnegare il programma elettorale e dare la disponibilità al governo per ospitare una delle nuove centrali nucleari».
E lei ha voluto evitare malintesi...
«Meglio essere subito chiari. E l’ho fatto, le dicevo, usando il linguaggio della rete. Fosse stata una dichiarazione pubblica sarei stato certamente meno colorito ma altrettanto fermo».
Una risposta anche a chi in campagna elettorale l’ha accusata d’essere un’emanazione di Berlusconi?
«In campagna elettorale è stato detto di tutto e di più, persino che non sono sardo...».
Insomma, non è questa la sua preoccupazione...
«Figuriamoci. Quel che mi sta a cuore è l’interesse della Sardegna e dei sardi. Ed è sul lavoro che svolgerò per questa terra che voglio essere giudicato, non certo per le maldicenze o le dicerie».
Entriamo nel merito. Perché dire no al nucleare proprio quando il governo lo rilancia su scala nazionale?
«Perché dopo un lungo confronto e una comune valutazione il Pdl ha sottoscritto un protocollo con il Partito sardo d’azione e nel programma elettorale si è impegnato a escludere qualsiasi ipotesi di realizzare centrali nell’isola. È un impegno preso con i nostri elettori e lo rispetteremo».
Presidente, certo che se tutte le regioni ragionassero così...
«Guardi che io comprendo bene la valenza strategica che ha il rilancio del nucleare a livello nazionale e credo che Berlusconi faccia benissimo a spingere in questa direzione...».
Però?
«Però penso che nell’ambito di un corretto mix delle energie di approvvigionamento la Sardegna abbia già un suo profilo definito. È da tempo che ci stiamo concentrando sulle energie alternative visto che qui vento e sole non mancano. E aggiungo: è stato il governo a dire che la scelta dei siti sarà fatta d’intesa con i territori. Ecco, i sardi non sono d’accordo.

E questo mi pare abbastanza».

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