"L’economia irlandese sotto la guida di Kenny è una buona dimostrazione di quello che anche in Italia diciamo spesso ai cittadini, cioè che le misure di consolidamento di bilancio, di rigore e le riforme strutturali possono essere difficili da affrontare e sopportare nel brevissimo periodo ma poi generano effettivamente la ripresa della crescita economica". Ne è convinto il premier Mario Monti, parlando dopo l’incontro con il primo ministro d’Irlanda Enda Kenny.
Quest'ultimo, secondo il premier italiano, "è l’autore di una svolta nell’economia irlandese, partita da condizione di notevoli difficoltà, un caso che stimola l’interesse di tutti e incoraggia tutti".
"L’economia irlandese aveva avuto una caduta del Pil del 7 per cento nel 2009 e ha cominciato abbastanza rapidamente a crescere di nuovo con un più 0,9 per cento del Pil nel 2011 e un previsto più 0,5 nel 2012", ha ricordato Mario Monti.
Entrando nel merito dell’incontro di oggi, Monti ha spiegato che sono stati "discussi in dettaglio certi aspetti delle riforme economiche italiane e irlandesi: è molto importante tra Paesi Ue che sono così vicini da un punto di vista della storia, della cultura e degli obiettivi che condividono, condividere anche ricette e soluzioni a problemi comuni".
"Sono lieto che le nostre due firme siano entrambe sulla lettera che 12 capi di governo hanno indirizzato a Van Rompuy e Barroso in vista del Consiglio Europeo della prossima settimana", ha concluso Monti, che ha espresso massima "stima nei confronti di Kenny", maturata nel periodo trascorso dal presidente del Consiglio italiano alla Commissione Europea".
43 milioni risparmiati
In tre mesi Palazzo Chigi ha risparmiato 43 milioni di euro. Nel rapporto sui primi cento giorni di governo Monti c'è un capitolo dedicato alla spesa, che sottilinea riduzioni in diversi settori. 4 milioni in meno "per i dipendenti nelle strutture generali stabili (blocco del turnover, congelamento dei contratti, pensionamenti); -12,2 milioni di euro per gli uffici di diretta collaborazione relativi al presidente, ai ministri senza portafoglio e ai sottosegretari presso la presidenza del Consiglio. In questi uffici si registra una riduzione di 241 unità in termini di personale addetto; -2,3 milioni di euro per le strutture di missione, con una riduzione di 51 unità di personale; -750mila euro per esperti e consulenti, il cui numero complessivo è diminuito di 99 unità".
Ma anche "per quanto riguarda i trasporti aerei di Stato, c’è stata una contrazione significativa dei voli pari al 92%, con un risparmio complessivo di 23,5 milioni. Infine, nel servizio automezzi il risparmio ammonta a circa 270mila euro, su base annua".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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