Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo, fidanzata di Calderoli.
«Sono veramente arrabbiata, è inaccettabile questo colpo di coda di centralismo romano dal governo».
Alla fine Roma è sempre ladrona.
«Nella manovra cè scritto che le aziende siciliane colpite dal sisma nel 90 riavranno il 90% dei contributi versati, mentre alle imprese piemontesi, vittime dellalluvione del 94, niente».
Al solito: il Nord paga, il Sud prende.
«È uningiustizia. Mi sorprende che arrivi da questo governo».
Dove siede, autorevolmente, il suo compagno Roberto Calderoli.
«Lho chiamato subito».
Per dirgliene quattro?
«Ma non ce nè affatto bisogno, Roberto è perfettamente daccordo con me».
Anche lui arrabbiato con Tremonti.
«Ha detto che è una vera porcata. Ho interessato anche il presidente del Piemonte, Roberto Cota. State certi che la Lega non mollerà».
Pronto lelmetto per scendere a Roma?
«Se cè bisogno lo faccio. Ma il problema non è certo Tremonti, condivido in pieno la sua linea. È che cè anche uno Stato nello Stato, i politici vanno, vengono, lapparato rimane, e leggendo certe norme si capisce che lapparato non è filo-Nord...».
Lo dice da leghista tesserata nel 1991.
«E da piemontese. La mia Regione, e la mia Provincia in particolare, sono sempre state vittima del centralismo. Ho studiato i carteggi: nel 1864 i cuneesi versavano ogni anno circa 790mila lire e ne ottenevamo in cambio poco più di 560mila».
Vecchia storia.
«Sì, ma visto che dobbiamo festeggiare i 150 anni dallUnità, cerchiamo di dare un senso a questa celebrazione ponendo fine alle ingiustizie».
Il sacco del Nord, come dice Ricolfi.
«Anche nel Nord ci sono disparità e privilegi da cancellare. Laltro giorno ho discusso con Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, che questanno chiuderà il bilancio con 596 milioni di avanzo...».
Beato lui.
«Siccome la squadra di volley del Cuneo ha battuto quella di Trento, gli ho detto: meno male, almeno a pallavolo vinciamo noi. Spero che con il federalismo fiscale finisca la stagione dei figli e figliastri, delle Province di Serie A, due, e delle altre di serie B...».
Tutte uguali.
«Altrimenti anche Cuneo ha tutte le carte in regola per diventare provincia autonoma.
Però il fine settimana va a Mozzo, Bergamo, nella casa di Calderoli.
«Ogni tanto».
Con gli animali preferiti dal ministro: i lupi e lorso nel giardino.
«Sì, ma lorso non cè più. I lupi invece sì».
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