Il governo torna alla carica con sconti e incentivi

Il governo torna alla carica con sconti e incentivi

Roma - Si riparte dallo «scalino». La trattativa sulle pensioni riprenderà ufficialmente la prossima settimana - martedì o mercoledì - mentre in queste ore governo e sindacati prendono contatti in maniera informale per trovare una mediazione tecnica, che dovrebbe partire dalla proposta «scalino più incentivi » su cui il negoziato si è inceppato nella notte fra martedì e mercoledì scorsi. «Sono ancora sorpreso della rottura alle 4 del mattino - racconta Romano Prodi a Radio Popolare -: i passi più difficili li avevamo fatti. Adesso - aggiunge - lavorerò perchè si trovi a breve un accordo».

Scalino e incentivi. «Il mio obiettivo è chiudere la trattativa», dice il ministro del Lavoro Cesare Damiano. La proposta su cui il sindacato potrebbe dire «sì» è quella di sostituire lo «scalone» (pensionamento anticipato a 60 anni dal 1º gennaio 2008) con uno scalino: pensionamenti a 58 anni, anzichè gli attuali 57, e incentivi per rimanere al lavoro (un 1% di pensione in più per ogni anno di rinvio) sino alla fine del 2010. A quella data si verificherà la situzione e si decideranno eventuali correttivi. Una proposta che, secondo il sindacato, costa 2 miliardi di euro in termini di minori risparmi di spesa previdenziale nel triennio 2008-2010 rispetto allo scalone Maroni. Ma in prospettiva, e questo il sindacato non lo dice, costa molto di più perchè a regime lo «scalone» fa risparmiare 9 miliardi di euro l’anno. Comprensibili i dubbi della Commissione europea di fronte a un simile scenario. Inoltre, dopo aver destinato tre quarti del tesoretto alle opere pubbliche e alla ferrovie, Tommaso Padoa- Shioppa ha il portafogli vuoto. Ecco perciò che spunta la proposta degli scalini: 58 anni nel 2008-209, 59 anni nel 2010-2011 e così via sino ai 61 anni a partire dal 2014.

Il «caso Fiom». Sulla proposta «scalino più incentivi», Cisl e Uil sono pronte a transare. Anche la Cgil è favorevole, però il segretario Guglielmo Epifani deve affrontare una fronda molto forte da parte dei metalmeccanici della Fiom. «Epifani sbaglia nel metodo - attacca il segretario della Fiom, Giorgio Cremaschi - perchè fare aperture al governo all’indomani della rottura delle trattative significa abbassare ancora il livello di una possibile conclusione; e sbaglia nel merito - aggiunge - perchè la sua proposta apre la via all’innalzamento dell’età pensionabile a sessant’anni». Cremaschi esorta Epifani a non dimenticare i fischi di Mirafiori, e conferma che al direttivo Cgil del 4 luglio «ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità: se non verrà abolito lo scalone, il governo pagherà prezzi altissimi,mala crisi toccherà anche il sindacato, incapace di ottenere da Prodi il rispetto del programma».

Prodi e il calo delle tasse. Il presidente del Consiglio ripete che l’obiettivo è quello di avere maggiore libertà nella scelta dell’età di pensionamento. «Bisogna tener conto dell’aumento dell’età media - spiega nell’intervista radiofonica - ma anche proteggere gli interessi di chi ha già pagato nel mondodel lavoro». Prodi manda anche un messaggio più generale: adesso il peso delle tasse può diminuire progressivamente. Anzi, sostiene, «abbiamo già dato inizio alla diminuzione delle tasse». Evidentemente, il premier si riferisce alla promessa, contenuta nel Dpef, di un taglio dell’Ici sulla prima casa a partire dal 2008. Ma riuscirà il governo a mantenerla?

Ici in Finanziaria. Il Dpef assicura che il taglio dell’Ici sarà contenuta nella Finanziaria 2008. Ma nessuno sa, per ora, a quanto ammonterà il taglio. La franchigia di 290 euro, indicata dalla commissione Finanze della Camera, costa complessivamente 2,5 miliardi di euro di minori entrate per i Comuni, che dovranno essere compensate integralmente dallo Stato.

Una cifra cospicua.

Si fa dunque largo l’idea di un percorso a tappe, legato anche all’introduzione dei nuovi estimi catastali. In un secondo tempo la franchigia sarà legata ai metri quadrati (fino a 150). Insomma, per parlare di calo delle tasse è un po’ presto. Gli sgravi arriveranno (forse) fra un anno, e il quantum è tutto da verificare.

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