
Il Consiglio dei Ministri ha dato l'ok al testo e ora la manovra dovrà proseguire il suo iter parlamentare. Una corsa contro il tempo dato che è imperativa l'approvazione entro la fine dell'anno.
L'iter
Il prossimo 20 ottobre il testo approderà a Palazzo Madama e a Montecitorio. Ma non è escluso, come avvenuto negli altri anni, che questa data possa slittare di qualche giorno. Davanti all'emiciclo il governo presenta il disegno di legge e poi sono i vari gruppi parlamentari a entrare in gioco. Emendamenti, richieste e modifiche sono all'ordine del giorno - basti pensare che gli emendamenti per il bilancio 2021 sono stati quasi 7500 - e le discussioni anche.
Quest'anno ad aprire le danze sarà il Senato. Sì perché l'anno precedente ha iniziato la Camera ed è prassi che i due rami del Parlamento si alternino su chi inizia per primo i lavori del bilancio. La 5° commissione del Senato inizierà dunque l'esame preliminare. Poi ci sarà la presentazione degli emendamenti - presentati dai diversi senatori - che potranno modificare il testo e le misure dentro di esso. Una volta terminata questa fase, la commissione vota e approva il testo, che andrà in aula per essere votato e approvato ulteriormente.
La seconda lettura
Poi il passaggio alla Camera per la seconda lettura. Visti i tempi stretti non sarà possibile per i deputati modificare la legge - dato che altrimenti dovrebbe tornare al Senato - e quindi potranno solo leggere e approvare quanto arrivato da Palazzo Madama.
Una volta incassata anche l'approvazione della Camera dei Deputati, la Legge di Bilancio arriva al
Quirinale per essere firmata dal Capo dello Stato. Poi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro il 31 dicembre 2025. Infine l'entrata in vigore il 1° gennaio 2026.