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"Resta l’obbligo di esporre i prezzi". E le sigle si spaccano sulla serrata

Sciopero ridotto per Faib e confronto continuo dopo l'incontro tra il ministro Adolfo Urso e le tre organizzazioni dei gestori dei carburanti

“Resta l’obbligo di esporre i prezzi”. E le sigle si spaccano sulla serrata

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha organizzato un incontro virtuale con le tre organizzazioni dei gestori dei carburanti che hanno proclamato lo sciopero da questa sera per scongiurare la chiusura delle pompe. Le organizzazioni Faib, Fegica e Figisc-Anisa, contrarie alle misure del decreto Trasparenza sui prezzi di benzina e gasolio, nell'arco delle tre riunioni (una a palazzo Chigi e due al Mimit) avevano sospeso lo sciopero, poi confermato nonostante un'apertura di Urso con un allentamento del provvedimento.

Tuttavia, le organizzazioni si sono sempre dette pronte a revocare lo stop di fronte a una proposta convicente anche all'ultimo minuto prima della chiusura. E, infatti, dei passi avanti sono stati fatti. La presidenza nazionale Faib Confesercenti, riunita d'urgenza, a seguito dell'incontro con il ministro Urso ha valutato e ritenuto positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge e ha deciso di ridurre a un solo giorno la mobilitazione. La decisione verrà presentata alla riunione di coordinamento con le altre sigle, fissata per domani mattina, mercoledì 25 gennaio. I gestori che aderiscono alla Faib aderiranno allo sciopero solo per 24 ore da stasera alle 19 sulla rete ordinaria e a partire dalle 22 sempre di oggi sulla rete autostradale.

Il fatto che le organizzazioni dei gestori dei carburanti "si stiano confrontando così a lungo prima di decidere conferma che le nostre proposte sono concrete". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parlando con i cronisti. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha proseguito oggi il confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria dei distributori di carburante "auspicando che siano ridotti i disagi per i cittadini". Urso, si legge in una nota, nel confermare che sarà mantenuto nel decreto l'obbligo di esposizione del prezzo medio regionale, al fine di favorire la massima trasparenza a beneficio di tutti gli attori, ha presentato nei dettagli i contenuti della proposta emendativa che è stata elaborata sulla base delle interlocuzioni dei giorni scorsi nell'auspicio che questo possa consentire un confronto nel merito.

Tuttavia, in una nota i presidenti di Fegica e Figisc/Anisa riferiscono: "Troppo poco e troppo tardi per revocare lo sciopero: rimane confermato. Il tentativo in extremis fatto dal ministro Urso, peraltro apprezzato, non riesce ad intervenire con la necessaria concretezza". Nella nota si aggiunge: "Rimane confermata l'intenzione della categoria di dare tutto il proprio contributo al processo di riforma, per ora solo annunciato".

Quindi, viene fatto un invito a tutti gli esponenti politici del parlamento: "Domani alle ore 11 è in programma una assemblea dei gruppi dirigenti delle organizzazioni di categoria, presso la sala Capranichetta di Piazza Montecitorio, aperta a deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari".

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