Silverstone Sebastian Vettel sognava di vincere il Gran Premio dInghilterra sin da quando era bambino. «Guardavo la televisione e ammiravo le imprese di Nigel Mansell», ha detto dopo essere sceso dal gradino più alto del podio. Era molto commosso il pilota tedesco che compirà 22 anni il prossimo 3 luglio, qualche giorno prima della gara di casa, al Nurburgring. Aveva sorriso lo scorso anno a Monza, quando si era imposto sotto il diluvio con la Toro Rosso, si era divertito in Cina, dopo aver dominato correndo magicamente sempre sulla pista bagnata con la Red Bull. Ma ieri per Vettel è stata una giornata doppiamente speciale. Perché ha tagliato per primo il traguardo in una giornata fredda di sole, perché ha accorciato le distanze da Jenson Button, frustrato leader della classifica (solo sesto), davanti al compagno di squadra Mark Webber tenuto in riga e a Rubens Barrichello, leterno piazzato piagnucolone. Sebastian e la sua squadra (una vettura fantastica quella progettata e sviluppata dal tecnico Adrian Newey) rilanciano il campionato che sembrava essere diventato un monologo di Button e della Brawn Gp. Lottava gara della stagione ha portato una ventata di buonumore anche alla Ferrari, con due F60 nei punti, Massa grandioso quarto (se si considera che era 11° sulla griglia) e Raikkonen ottavo. Non è moltissimo, però si tratta di uno dei migliori risultati per Maranello dallinizio della stagione.
Resta tuttavia sconcertante il comportamento delle «rosse» che in Turchia erano veloci in prova e lente in gara, mentre a Silverstone è capitato il contrario. È stata nerissima per i campioni: Alonso e Hamilton fra gli ultimi, doppiati. Un disastro. BG- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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