Graffiti contro i militari: è gara per farli cancellare

Graffiti contro i militari:  è gara per farli cancellare

(...) i lettori del Giornale per fare pressioni sul Comune affinché vengano cancellate.
Intanto proprio sabato scorso sono state trovate altre scritte ingiuriose: «Morte al Papa» ed altre scritte dello stesso tenore contro il cardinale Bagnasco, sono state trovate, vergate di rosso, firmate «Acab, Br per una nuova gestione antifascista», sul piano della balaustra del sagrato dell’Abbazia di Santo Stefano a Genova, sopra via Venti Settembre.
L’episodio si è registrato proprio nel giorno in cui l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco si è recato nell’Abbazia in visita pastorale. A questo proposito farà impressione ai lettori sapere che su «il Corriere Mercantile» di domenica, don Farinella ha giudicato le scritte «sintomo di un malessere sociale, causato dalla distanza fra la gente e le gerarchie ecclesiastiche, sempre più appiattite sulle posizioni del governo». E continua con i giudizi il parroco di San Torpete: «Se fossi vescovo come Bagnasco non andrei in mezzo ai poliziotti o ai militari».
Chi fa le scritte è solo un «mitomane» minimizza il sacerdote, che evidentemente non ravvisa in chi agisce seminando odio imbrattando la città con le scritte tipo «a morte il papa», alcuna azione riprovevole.
La campagna avviata dal Giornale per chiedere al sindaco di Genova Marta Vincenzi, un’azione efficace per la cancellazione delle scritte che imbrattano muri in ogni zona della città, è stata appoggiata da Beppe Costa, consigliere comunale del Pdl, che ha presentato un’interpellanza sul tema da discutersi nella sala rossa di Tursi. Anche Lilli Lauro, combattiva consigliera del Pdl in Comune chiede chiarezza e ha presentato un articolo 54 (ovvero di immediata discussione) che ha come titolo «Mancata cancellazione da parte del Comune di scritte offensive contro le nostre forze dell’ordine».
Idealmente l’appello va a unirsi a tutti i nostri lettori che hanno condiviso lo spirito della campagna del Giornale e che stanno inviando le proprie sottoscrizioni. Come Mario Balbi, da via Piave, Iride Ingranata di via Dall’Orto, Stefano Garassino, Roberta Bartolini, Gian Luca Fois, Giuseppe Biasi, Rosalba Magi da via Malta, Gian Bartolomeo Carli, Giorgio Nasi da via Dall’Orto, Giannalberto Conte (che scrive anche su questa pagina) Mario Sciacca, e molti altri.
Pronti con pennelli e vernice, ma per cancellare le scritte e non per imbrattare sono i militanti di Forza Nuova, che dalla federazione genovese denunciano «il silenzio assordante delle autorità cittadine che amministrano male Genova».

«Chiediamo al neoassessore di Tursi, alle Manutenzioni, Pasquale Ottonello - scrivono - di dare disposizioni immediate per rimuovere la scritta offensiva contro il santo padre e tutte le altre che esprimono messaggi ingiuriosi». Diversamente lo faranno loro.

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