Via al gran premio del pallone la griffe dei club sulle monoposto

Il marchio di Milan e altre 8 squadre sulle auto In Europa 7 gare. Ci saranno anche Inter e Juve

Al Milan sette volte campione d’Europa, che in dicembre andrà in Giappone alla conquista del titolo mondiale per club, il calcio non basta più. Ora vuole imporre il proprio marchio anche sulla Formula 1, o quasi. Non quella però dei vari Hamilton, Alonso e Raikkonen, ma su una simile che dal 2008 partirà dall’Italia per fare in cinque anni il giro del mondo.
Grande è stato lo stupore per i rappresentanti della partnership rossonera che ieri si sono presentati allo stadio Meazza per l’annuale incontro degli sponsor, perché a dominare la scena era una fiammante monoposto, una Ferrari di Formula 1 tanto per intenderci, che a differenza delle rosse di Maranello si presentava «di rossonero vestita», con tanto di marchio Milan in bella evidenza sul musetto e altrettante scritte del club di via Turati sulle fiancate. Senza però l’ombra di uno sponsor, uno dei tanti marchi, marchietti o targhette varie che tappezzano i rombanti bolidi.
Una boutade pubblicitaria? Uno scherzo? Niente di tutto questo, perché a risolvere i dubbi ci ha pensato Adriano Galliani, supportato prima da Laura Masi, responsabile marketing del Milan e subito dopo da Alex Andreu, il manager catalano che ha avuto la brillante idea di creare un campionato del mondo automobilistico riservato esclusivamente ai club calcistici (idea partorita da lui due anni fa con Barcellona e Real). E allora la novità è di quelle da far saltare sulla sedia perché, a un connubio automobilismo-calcio, nessuno era ancora arrivato e il Milan, oltre ai primati sportivi come squadra più titolata al mondo, aggiunge anche quello di essere la più appetita da sponsor e partner commerciali.
Ecco allora la monoposto rossonera venire allo scoperto e mostrarsi senza bisogno dei rituali teloni che vengono tolti ai nuovi modelli ad ogni inizio di stagione automobilistica: ammirata, toccata, fotografata (qualcuno ha pure tentato, senza riuscire, di entrare nella scocca del pilota). Non è una Ferrari, però ci va molto vicino: 750 cavalli di potenza, cilindrata 4.2 litri, motore con 12 cilindri a V, 12.000 giri, telaio Elan, motore Menar (ex Arrows). Una macchina che invece della Formula 1, verrà utilizzata per un nuovo campionato del mondo che partirà (anche se in casa rossonera usano ancora il condizionale) nella prossima estate.
Si chiamerà World Superleague Formula e vedrà ai nastri di partenza 20/30 auto monoformula (tutte uguali), rigorosamente ed esclusivamente griffate dai più importanti club calcistici mondiali. Perché l’ambizione di mister Andreu è proprio quella di far disputare un mondiale calcistico-automobilistico che per cinque anni toccherà, alternativamente, i cinque continenti. Si partirà dall’Europa con 7 gran premi, buona parte dei quali in Italia, per poi emigrare nel 2009 in Brasile, nel 2010 in Asia e via via in America del Nord e Asia o Oceania.
Un progetto ambizioso che, al Milan e alle altre società, riserverà comunque un buon guadagno in dollari, che ha già visto l’adesione di importanti club europei: Porto, Anderlecht, Psv Eindhoven, Olimpiacos, Basilea, Borussia Dortmund e dei brasiliani Flamengo e Corinthians. «Ma non ci fermiamo qui, perché abbiamo contatti in via di definizione anche con altre squadre, in particolare due italiane», afferma Andreu.
E non è difficile scoprire che Inter e Juventus sono le indiziate, così come Barcellona, Real Madrid, Arsenal, Chelsea, Manchester, Ajax dovrebbero essere le altre.

Con inserimenti di realtà locali a seconda dei continenti che vengono toccati.
Costo dell’operazione per il Milan: zero, ma l’introito è garantito. Non per niente i rossoneri sono un club numero uno a livello tecnico ed anche economico-finanziario.

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