Il Giornale del Cavallo

Gran Premio Rolex FEI World Cup™ Jumping Verona

Jeroen Dubbeldam sul gradino più alto del podio. Secondo posto per Meredith Beerbaum in sella a Shutterfly seguita dallo svedese Rolf Goran Bengtsson su Casall La Silla

Gran Premio Rolex FEI World Cup™ Jumping Verona

E’ il campione olimpico di Sidney 2000, l’olandese Jeroen Dubbeldam con il suo BCM Van Grunsven Simon a trionfare nella tappa scaligera della Rolex FEI World Cup™ grazie a traiettorie strettissime tra un salto e l’altro, senza abbattere alcun ostacolo.

Secondo posto per Meredith Beerbaum, la tre volte vincitrice di World Cup e campionessa del mondo in carica (a squadre) in sella al mitico baio Shutterfly.
Terzo Rolf Goran Bengtsson su Casall La Silla rimasto a 22 centesimi dal vincitore (35,93).
Il campione svedese, argento olimpico di Atene 2004, è attualmente 5° nel Rolex Ranking FEI.
Al quarto posto troviamo il binomio tedesco, campione mondiale in carica a squadre, Carsten Otto Nagel su Corradina con un percorso da 37,22.
Quinto l’irlandese Billy Twomey in sella a Tinka's Serenade con un ritardo di 13 centesimi di secondo, autore, come Carsten, di percorsi netti nelle due manche del Gran Premio.

Al via della prova, categoria mista con ostacoli a 1,5 m con un percorso composto da 13 ostacoli per 16 salti complessivi, si erano presentati 40 binomi.

Solo in 10 hanno avuto acceso all’appassionante barrage finale superando le difficoltà proposte dal direttore di campo Rolf Luedi.

L’olandese ha fermato il cronometro a 35,61. Neppure Meredith Beerbaum è riuscita a superare la sua prestazione, anche se solo per 6 centesimi di secondo (35,67).
Stessa sorte per il terzo della classifica finale.

Dopo la gara di Verona, quarta tappa della Rolex FEI World Cup™, cambia il vertice della classifica del circuito West Europe della manifestazione: il francese Kevin Staut passa al comando con 43 punti, seguito dal tedesco Christian Ahalmann con 40 e Meredith Beerbaum raggiunge la terza posizione con 37 punti.
Quarti a pari merito l’olandese Leon Thijssen e lo svedese Rolf Goran Bengtsson 27, inseguiti a un solo punto di distanza da Ludger Beerbaum (26), un altro tedesco.


ph. di Bruno De Lorenzo e Stefano Grasso

Eleonora Origgi
Redazione www.

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