Grana Ferraris, Tursi cambia idea «Il nuovo stadio? All’aeroporto»

(...)risolto. «Da lunedì ci metteremo sotto per trovare una soluzione alla questione - promette l’assessore comunale con delega alla sicurezza Francesco Scidone -. Ci siamo trovati in emergenza e studieremo una soluzione definitiva con l’aiuto della Questura». Il fatto è che la Sampdoria e i suoi tifosi non possono aspettare lunedì visto che domenica sera si gioca Sampdoria- Lazio per la prima giornata di campionato e il club doriano non ha ancora potuto far partire la prevendita dei biglietti visto che l’Osservatorio del Viminale e la Questura, per questioni legate alla sicurezza dello stadio, pensavano di dover limitare l’ingresso al «Ferraris» ai soli abbonati. Poi, ieri pomeriggio la situazione si è sbloccata dopo un vertice tra Sampdoria, Questura e Prefettura che prevede la creazione di flussi differenziati e corsie dedicate per i possessori della «tessera del tifoso», l’implementazione del numero degli steward, una segnaletica di cortesia studiata per la gara e la chiusura parziale di corso De Stefanis al solo transito pedonale. Una soluzione compensativa e temporanea come fanno sapere dalla Unione Calcio Sampdoria, misura senza la quale non sarebbe stata data l’agibilità all’impianto e che permette di partire con la prevendita per gradinata Sud, distinti e tribune.
La responsabilità della messa a norma del «Ferraris» spetta al Comune di Genova che ne è il proprietario, ma Scidone prende le distanze: «Aspettiamo che le società ci vengano incontro, la responsabilità è soprattutto loro - spiega -. A Firenze, per esempio, la spesa è stata divisa a metà tra Comune e Fiorentina».
Questione di soldi, insomma, visto che studiare percorsi mobili provvisori da montare prima delle partite e da smontare a gara conclusa sarebbe un costo spropositato per il bilancio comunale: «La strumentazione ci costerebbe 300mila euro, in più il costo di manodopera ogni volta che lo stadio è in funzione. Cerchiamo una soluzione più definitiva che ridisegni l’intera area». Tutto questo porta di nuovo di attualità il problema dello stadio nel quartiere di Marassi con l’assessore Scidone che allarga le braccia e candidamente ammette: «Il “Ferraris” è un bubbone per il quartiere - attacca Scidone -. Si creano sempre più disagi ai residenti e sorge in una zona che non è più al passo con i tempi per ospitare uno stadio di calcio. Mi auguro che nel breve periodo siano le società a prenderlo in gestione. Ma è auspicabile un nuovo stadio, in altra zona». Una discussione che fa tornare indietro di mesi con le proposte di Riccardo Garrone sulla zona vicina a Sestri Ponente e a due passi dall’aeroporto e l’offerta dell’area Colisa di Campi da parte del sindaco Vincenzi presto naufragata: «So che questi discorsi faranno arrabbiare i tifosi nostalgici ma in certe situazioni bisogna sapere abbandonare la filosofia ed il romanticismo e guardare oltre» continua Scidone auspicando che l’idea del presidente della Sampdoria possa avere seguito: «Credo sia la migliore soluzione per la città: è logisticamente la soluzione da privilegiare.

Ideale per l’aeroporto, a pochi passi da treno e autostrada». Insomma, una nuova presa di posizione che va contro anche a quanto espresso in passato dal sindaco e che potrebbe riaprire il dibattito sul futuro del calcio a Genova.

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