Caracciolo vs Pinilla, numeri nove faccia a faccia, la freschezza atletica del bresciano contro la sciatalgia che affligge il cileno. È qui alle 15,30 di oggi al vecchio stadio Rigamonti di Brescia la sfida tra le due bocche da fuoco più prolifiche della serie B, 18 gol per entrambi ma con Pinilla che sabato scorso non ha giocato in quanto squalificato ma che è sempre andato a segno nelle 11 giornate precedenti eguagliando il primato assoluto di Gabriel Batistuta che con la Fiorentina nel 1993/94 segnò 12 gol per 11 giornate consecutive. «Da ragazzino amavo Batistuta, Zamorano e Shevchenko» afferma il 26enne Maurizio Riccardo Pinilla Ferriera (ma quanti nomi hanno questi sudamericani!). «Mi piaceva la potenza fisica, il colpo di testa, il tiro fulminante, il calcio italiano in Cile è seguitissimo ed io a 6 anni collezionavo le figurine di Italia 90. E ora, visto che il mondiale è alle porte, con i miei gol voglio convincere il ct Bielsa a portarmi in Sudafrica».
Marco Branca lo prelevò dallUniversitad de Chile nel 2003 portandolo allInter che lo parcheggiò al Chievo. Sei gare in A e poi nel gennaio 2004 il «matto» Pinilla inizia a girare il mondo come una scheggia impazzita: Celta, Sporting Lisbona, Racing Santander, gli scozzesi dellHeart, ancora Universitad de Chile, Vasco da Gama, Apollon Limassol. «Sono stato in giro per il mondo a combinare stupidaggini, con qualche rara eccezione come il gol decisivo che consentì allo Sporting Lisbona di eliminare lAZ Alkmaar in semifinale di coppa Uefa, ma più che altro ho sprecato il mio talento, inseguendo bella vita, donne, soldi e auto di lusso piuttosto che il successo sportivo», confessa Pinilla. «Ho toccato il fondo, stavo per lasciare tutto. Poi, non so come, ho trovato lumiltà di ripartire da zero. Ho messo soldi e ingaggi facili da parte per accettare la serie B italiana a Grosseto». E ora la Fiorentina e la Roma sono pronte a mettere 4 milioni sul tavolo per averlo nel prossimo campionato.
Un paio di milioni in più ci vorranno invece per costringere il 28enne Andrea Caracciolo, anchegli seguito da viola e giallorossi, a lasciare il Brescia. «La sfida con Pinilla mi stimola - afferma Caracciolo -, ma non è per me fondamentale. Il cileno è un grande giocatore che ha trovato la dimensione giusta e merita di essere al vertice della classifica cannonieri. Anzi, sarei ben contento di cedergli lo scettro del re dei bomber, a patto ovviamente che a salire in A sia il Brescia». La classe, lestro, la fantasia, ma anche un fisico da granatiere dai piedi raffinati le armi di Pinilla che si troverà di fronte la grinta, il carattere, la determinazione, la potenza e la fisicità dellAirone bresciano che non vuole lasciarsi scappare loccasione di rientrare alla grande nel calcio che conta.
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