Il grande cinema di Mike Leigh in una retrospettiva alla Cineteca

Il suo potrebbe essere definito come un cinema evangelico, dove gli ultimi e gli invisibili sono primi quanto ad attenzione e considerazione. Mike Leigh è stato uno degli autori più importanti e amati di quella British Renaissance che ha influenzato la cinematografia europea negli anni '80-'90. Un cinema di denuncia, a volte poetico, altre feroce, teso, comunque, a dar voce a chi non ne ha. Cineteca Italiana, via Manin 2 (tel. 02-29005659) dal 7, gli dedica una bella retrospettiva che permetterà di ripercorrere alcune delle sue pellicole più significative. Si parte mercoledì, con Momenti Tristi, opera prima che mette già in luce la cifra stilistica di questo straordinario regista.

Non poteva mancare, nel giorno del debutto, anche Il segreto di Vera Drake che gli valse il Leone d'Oro nel 2004. La sua denuncia contro il governo Thatcher e la sua politica sociale emergono in Belle Speranze e Dolce Vita, proiettate giovedì, giorno anche di Segreti e Bugie che vinse la Palma d'Oro nel 1996.

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