Sport

Grande fratello in bicicletta

Un reality show made in Usa avrà come protagonista la squadra Amore & Vita McDonald’s di Ivano Fanini, un team che gareggia per testimoniare la lotta al doping

Il ciclismo come metafora di una vita in salita: dalla depressione alla droga, dal ritorno alla vita all’attività agonistica, in sella alla bici di un team che gareggia per testimoniare la lotta al doping. Sarà questo il filo conduttore di un reality show made in Usa che avrà come protagonista la squadra toscana Amore & Vita McDonald’s diretta da Ivano Fanini. L’occasione è il ritorno alle competizioni di Gad Gerlach, il ciclista che alle olimpiadi di Atlanta del ’96 prese a pugni Lance Armstrong di cui era compagno di squadra e per questo fu poi estromesso dalla US Postal. Dopo quella vicenda, Gerlach cadde in depressione e cominciò a fare uso di crack. Per aiutarlo, la famiglia si affidò a «Intervention», un reality Usa che racconta storie di persone con problemi sociali o di dipendenza da droghe aiutandoli a disintossicarsi. Gerlach è ora un corridore di Amore & Vita. La prima puntata sarà dedicata alla sua rinascita. Nelle altre spazio agli altri atleti e dirigenti della squadra. «Era da tanto che pensavo a un reality show nel ciclismo - racconta Fanini -. Era l’ottobre 2006 e in tv era arrivato «Campioni - Il Sogno» che seguiva le performance della squadra di calcio del Cervia. Poi, nonostante i contatti con alcune società di produzione di format tv, gli ingenti costi della produzione hanno impedito di trovare un accordo e tutto sembrava ormai sfumato. Oggi, con l’inserimento nel team di Gerlach, l’emittente americana A&E ha deciso di venire in Italia per filmare il team durante il ritiro e le prime gare della stagione che saranno il Gran Premio Costa degli Etruschi e il Giro di Grosseto». Il programma andrà in onda negli States ma sarà visibile anche in Italia sul sito Web dell’emittente tv e su Youtube. Oltre al reality, c’è un altro progetto al quale il team di Fanini sta lavorando con l’aiuto di uno sponsor leader nel settore di prodotti biologici il quale finanzierebbe interamente l’iniziativa. «Si tratterebbe di un Giro d’Italia nel Giro d’Italia - spiega sempre Fanini - e la squadra si metterà a disposizione 24 ore su 24 dei carabinieri del Nas e sotto gli occhi delle telecamere della tv Usa. Sarà una dimostrazione al mondo della nostra guerra al doping.

Speriamo di riuscirci già al Giro del Centenario che partirà a maggio».

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