Grande parata di novità nel segno della tecnologia

Dal 17 al 27 settembre la tecnologia verrà celebrata al Salone internazionale dell’auto di Francoforte. La 63ª edizione della rassegna si è «salvata» dai severi tagli di budget dei costruttori: le assenze, pur significative, si limitano infatti a Nissan, Honda, Mitsubishi e Daihatsu. La parata delle novità non può non aprirsi che con la Ferrari 458 Italia firmata Pinifarina, berlinetta a due posti che viene a rimpiazzare la 430 dalla quale eredita ben poco a parte il fascino. Motore V8, 4.5 litri, 570 cv di potenza e 325 orari di velocità. È sempre Pininfarina a firmare la nuovissima Maserati GranCabrio, versione a cielo aperto della GranTurismo, una raffinata quattro posti, con capote che si apre e si chiude in 28”, equipaggiata del classico V8, 4.7 da 440 cv, il modello che mancava per completare la gamma del Tridente. Porsche mette nuovamente mano all’icona di casa, la 911 Turbo che monta adesso un boxer 3.8 da 500 cv e, dopo il lancio di Panamera, lascia ad Aston Martin il compito non facile di cimentarsi con una coupé a quattro porte, la Rapide, 5 metri di lusso sportivo, motore 6 litri da 475 cv. Tornano sulla scena nomi antichi per i blasoni britannici, la Ghost da Rolls-Royce, gigante compatto (motore V12 da 563 cv) che dovrebbe eliminare lo chauffeur, mentre Bentley ripropone Mulsanne come erede dell’Arnage, nuovo top di gamma. Sul cammino che porta ad automobili più accessibili incontriamo la nuova Jaguar Xj: al top la versione con il 5 litri, V8 da 510 cv, motore che ritroviamo sul Range Rover Sport My 2010 della sorella Land Rover (famiglia Tata), che rinnova, rendendolo più esclusivo, il Discovery giunto alla quarta generazione. Entra Chrysler nello stand di Fiat Group, ma sono i marchi italiani a tenere banco a Francoforte, Fiat sopra tutti con la Punto Evo, evoluzione della Grande Punto, che accoglie sotto al cofano anche l’1.4 Multiair, nuovo gioiello di Fiat Powertrain Technologies che debutta sulla Alfa Romeo MiTo in tre versioni da 105, 135 e 170 cv.
Fiat rinnova la Sedici (lo stesso fa Suzuki per la «gemella» Sx4) e nella famiglia Qubo entra la versione Trekking dotata del sistema Traction+, mentre Lancia coccola con versioni speciali Ypsilon e Musa, sulla quale debutta il sistema Start&Stop. Si annunciano affollati di novità gli stand dei marchi del gruppo Volkswagen, a cominciare da quello della capofila dove troviamo la Golf Variant, familiare della media più popolare in Europa e nella storia dell’auto, e le versioni ecologiche BlueMotion di Polo (prima uscita della tre porte), Golf e Passat, oltre a due concept a bassissimo impatto ambientale. È già in strada la nuova Audi A5 Sportback che al salone svela la versione S5, mentre le A3 e A4 con nuove motorizzazioni fanno da damigelle alla esclusiva R8 in versione Spider. La definiscono ancora concept, ma la Seat Ibz è molto vicina alla versione definitiva della Ibiza station wagon che vedremo a metà del 2010, una voglia di «familiare» che contagia anche Skoda che presenta la versione SW della Superb, prima assoluta per l’ammiraglia boema. Bmw porta a Francoforte un’impressionante schiera di novità capeggiata dalla Serie 5 Gran Turismo, rivoluzionaria lettura del concetto che potrà aprire un nuovo capitolo nella fascia delle berline premium. Seguono la X1, primo Sav prodotto in Europa, e la X6 Hybrid costruita invece a Spartanburg, negli Stati Uniti. Il compito di anticipare il futuro è lasciato alla affascinate Vision EfficientDynamics. Nel cinquantenario della nascita della Mini, Bmw Group osa molto presentando la Coupé, per ora allo stadio di concept. Sempre più concentrata nell’elaborazione di vetture ecologiche come la nuova Bluezero E Cell Plus, Mercedes-Benz propone la Classe E Station Wagon, un classico da 30 anni protagonista tra le familiari premium, e la Sls Amg con portiere ad ala di gabbiano. Una delle più importanti novità del salone è sicuramente la Opel Astra, l’ultima dell’era General Motors, elegante berlina media che riprende il nuovo design inaugurato dalla Insignia, l’ammiraglia utilizzata per sviluppare la nuova Saab 9-5, frutto di una sinergia destinata a dissolversi con l’uscita di Gm dal brand svedese.
Si sdoppia la futura Ford C-Max, con versioni a cinque e sette posti del Mav che vedremo in strada nella seconda metà del 2010 con i nuovi motori EcoBoost destinati anche a numerosi altri modelli con l’ovale blu che al Salone lancia Focus Econetic (99 g/km di Co2). Si cimenta con il tema dei monovolume anche Peugeot con la compatta ed elegante 5008 che condivide lo stand con l’elettrica Ion, una quattro porte realizzata insieme a Mitsubishi, e la Rcz, affascinante coupé 2+2 emblematico del lato sportivo del marchio francese. Citroën C3 e Ds3 sono due autentiche étoile del Salone, lanciate insieme per far capire al pubblico il ruolo che il rinato marchio Ds rivestirà sui futuri modelli più esclusivi con il double chevron. Assente la Nissan, ricade su Renault, che presenta la Fluence (versione tre volumi di Mégane) il compito di mostrare l’impegno ecologico dell’alleanza con una serie di concept elettrici. Maestra nella propulsione ibrida, Toyota schiera la Auris FreeHybrid e, con il marchio Lexus, la Lf-Ch che anticipa nelle forme la futura media del brand. In casa Mazda troviamo la Mx 5 concept e la versione Mps della 3 mentre dalla Corea arrivano a Francoforte il compatto monovolume Venga di Kia e il nuovo Tucson dalla Hyundai.

Debutta alla Volvo la seconda serie della C70 prodotta da Pininfarina Sverige.

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