Grandi opere L’Europa «firma» per il Terzo Valico Ma il treno veloce sbanda subito nelle polemiche

Grandi opere L’Europa «firma» per il Terzo Valico Ma il treno veloce sbanda subito nelle polemiche

È stato il giorno, ieri, di Genova capitale del mare e dei trasporti, col «lancio» ufficiale del Terzo Valico come infrastruttura primaria a livello europeo. Ma è stato anche il giorno dei dubbi e delle polemiche locali, con un’appendice di «giallo» per l’assenza del governatore Claudio Burlando al convegno del Ducale dedicato al Corridoio 24 e, in particolare, all’asse Genova-Rotterdam di cui il Terzo valico è componente essenziale. A chiamare in causa Burlando è stato l’onorevole Sandro Biasotti, Pdl: «Ritengo grave - accusa Biasotti - l'assenza del presidente della Regione in un’occasione che ha visto tanti ospiti importanti. Mi chiedo se è mancato l'invito da parte della Vincenzi, e allora la responsabilità è del sindaco, e ciò dimostrerebbe, ancora una volta, la contrapposizione tra Comune e Regione che si traduce in un danno alla nostra città. O è stato invitato, ma con la sua assenza denota la reale contrarietà della Regione al Terzo Valico». Immediata la replica del governatore: «Biasotti dovrebbe sapere che ero impegnato per tutto il giorno in consiglio regionale» dove si discuteva, fra l’altro, di favole gay e dell’aumento dei contributi a carico delle famiglie di disabili assistiti. Problemi che hanno creato non pochi maldipancia in seno alla maggioranza. «Quanto alla mia posizione sul Terzo Valico - chiude il discorso Burlando - Biasotti sa bene che è da sempre favorevole».

Archiviato il botta e risposta, resta la sostanza del convegno europeo voluto dal senatore del Pdl Luigi Grillo, che ha aperto i lavori, e dal vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani. «Per il completamento dell’asse ferroviario Genova-Rotterdam - ha spiegato Tajani - è necessario un forte impegno politico da parte degli Stati e della Commissione europea». (...)

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