Gratta & Vinci, Sisal si ritira e Lottomatica corre da sola

Alla fine Lottomatica è rimasta sola nella gara per l’aggiudicazione, per i prossimi 9 anni, delle lotterie istantanee Gratta & Vinci. Il consorzio guidato da Sisal, infatti, dopo aver fatto annullare dal Tar la gara già vinta da Lottomatica, si è ritirato «a causa del difficile contesto economico e finanziario». Il Gratta & Vinci, l’invitante lotteria che permette di vincere subito è ormai un marchio che raccoglie da solo 9 miliardi di euro all’anno. Allo scadere della riapertura del bando, infatti, è stata presentata, anzi, ripresentata, l’unica offerta che già era stata inviata ai Monopoli di Stato nella prima fase della gara: quella del Consorzio Lotterie Nazionali, controllato per il 63% dalla società presieduta da Lorenzo Pelliccioli.
Una sola busta, quindi, che verrà aperta oggi in modo da poter ufficializzare il rinnovo della concessione che partirà il primo giugno e che durerà 9 anni, più un unico possibile rinnovo di altri 9 anni. Il Consorzio Lotterie Nazionali dovrà a questo punto versare da solo gli 800 milioni di euro previsti per l’assegnazione della nuova concessione e che sarebbero stati invece divisi in modo equo tra i vari concessionari, per un massimo di quattro. Ma è sicuro che si tratta di una situazione di cui non può che essere soddisfatta Lottomatica. Per diversi motivi, come ha spiegato lo stesso Pelliccioli in occasione dell’assemblea dei soci il 30 aprile: prima di tutto il modello con due concessionari per il Gratta & Vinci sarebbe stato «unico al mondo e non è privo di rischi» e pertanto fonte di «preoccupazione». Quanto al titolo in Borsa, Pelliccioli ha sottolineato che «non ha certamente avuto un andamento brillante grazie «anche all’incertezza sul contratto principale (ossia il Gratta & Vinci), che dura ormai da ottobre e rende difficile qualunque decisione da parte degli investitori. Per noi la priorità è uscire dall’incertezza».
Il ritiro di Sisal, dovuto soprattutto al fatto che la società avrebbe dovuto conquistare con fatica almeno il 50% del mercato per il momento tutto nelle mani di Lottomatica, ha fatto sì che l’incertezza svanisse con un giorno di anticipo rispetto alla gara. La novità è stata salutata positivamente dalla Borsa, tanto che il titolo è salito dell’8,65%.
Di vittoria per il «ritiro della cordata Sisal» ha parlato Giovanni Risso, presidente della Federazione Italiana Tabaccai. La Fit, infatti, non avrebbe visto di buon occhio un regime di concorrenza nel settore dei Gratta & Vinci. Risso ha espresso contrarietà anche sulle ipotesi di allargamento dell’attuale rete dei ricevitori.


I Gratta & Vinci, che in 5 anni hanno raccolto qualcosa come 32 miliardi di euro, nel primo quadrimestre 2010 hanno sfiorato i 3,4 miliardi di raccolta, rispetto ai 3,48 miliardi dell’analogo periodo dello scorso anno (-2,8%). Se il trend dovesse mantenersi costante, gli incassi a fine anno potrebbero toccare i 10 miliardi, contro i 9,4 miliardi del 2009.

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