«La proposta di Teocoli è una piacevole sorpresa: è lennesimo atto damore di un grande artista nei confronti della sua città». Così lassessore alle Attività produttive Giovanni Terzi risponde alla provocazione che Teo Teocoli ha lanciato lunedì su il Giornale: acquistare il teatro Derby di via Mascagni per salvarlo dallimminente chiusura.
Il messaggio è giunto dallo show-man alla vigilia del suo nuovo (e forse ultimo) spettacolo al Teatro Derby, «La Compagnia dei Giovani», che da stasera alle 21 (per tutti i mercoledì, giovedì e venerdì del mese) lo vedrà alla guida di una super-squadra di campioni della comicità e non: Armando Celso, Tony Dallara, Mario Lavezzi, Gaspare e Zuzzurro. «Ho scommesso tutto sul Derby e non intendo certo mollare - ha dichiarato lunedì il comico al Giornale . Il Derby è un marchio importante per Milano, crea ancora interesse. Piuttosto che perderlo, sarei anche disposto a comprarlo». Non si fa attendere la risposta dellassessore Terzi, che per primo un anno e mezzo fa si era speso per la nascita del progetto, mettendo a disposizione lo spazio di via Mascagni: «Teocoli ha dimostrato ancora una volta di essere un uomo generoso e con un grande cuore commenta Terzi -. Io, Teo e Mario Lavezzi ci siamo reinventati il Progetto Derby nel gennaio 2008 come opportunità di formazione professionale per i giovani: una palestra per la comicità di artisti affermati, e soprattutto emergenti, che è diventata oggi sperimentale per il teatro. Il progetto prosegue Terzi andrà avanti indipendentemente dalla sede di via Mascagni. Se non dovesse essere più lì, sarà da unaltra parte. Ci stiamo già lavorando».
La sfida, infatti, risaliva al 2007: riportare il cabaret a Milano, là dovera nato quarantanni fa, in unex cantina di via Monte Rosa chiamata Derby Club. Quel Derby che negli anni doro, con Teocoli, Jannacci, Cochi e Renato, Abatantuono, Boldi, Faletti, Beruschi, Villaggio, ha scritto la storia della comicità italiana e dellintrattenimento di qualità. Ad accoglierla è stato Teo Teocoli che, insieme a Mario Lavezzi, il Teatro delle Erbe e con il sostegno dellassessore Terzi, ha fatto risorgere lo storico marchio in una nuova, centralissima location: lex cinema Arti di via Mascagni. Due le anime del teatro: la programmazione di Maurizio Colombi (già direttore artistico del Teatro delle Erbe) e Progetto Derby, un laboratorio per le nuove leve con la direzione artistica di Teo Teocoli per il cabaret, e di Mario Lavezzi per lintrattenimento musicale. Un cartellone articolato, con spettacoli di danza, lirica, jazz, musical, cabaret, a prezzi accessibili a tutti (dai 10 fino ai 35 euro per lopera lirica). Poi sono iniziati i problemi: lavori di ristrutturazione, impianti da mettere a norma, fino alla notizia dello sfratto. La storica palazzina di via Mascagni, infatti, rientra nel piano di vendita degli immobili del Comune: quando lo stabile sarà venduto, il teatro (il cui contratto daffitto è scaduto lo scorso dicembre) dovrà chiudere baracca e burattini. «Il teatro forse, ma non il progetto replica Terzi -. Abbiamo concesso lo spazio di via Mascagni come sistemazione provvisoria per il Teatro delle Erbe che si era ritrovato senza una sede stabile. La società sapeva bene che si trattava di una soluzione temporanea, per due o tre anni. E non è detto che il teatro non possa rimanere lì anche lanno prossimo.
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