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Grillini: "La confessione di Pannella? Ora tocca ai tre ministri omosessuali"

L’ex parlamentare e presidente di Arcigay: "Un centinaio tra senatori e deputati sono omosessuali, egualmente distribuiti"

Grillini: "La confessione di Pannella?  
Ora tocca ai tre ministri omosessuali"

Franco Grillini, presidente di Arcigay, ha visto l’outing di Pannella?
«Ecco, un’altra volta. È una battaglia persa la mia».

Prego?

«Si dice coming out, venire fuori».

Ah, scusi...
«Outing significa sputtanare i gay omofobi, ma voi giornalisti sbagliate sempre».

Si parlava di voi gay.
«Pannella non solo è un monumento della politica, della storia e della cultura italiana, è anche un uomo pacificato con se stesso, uno che ama sparigliare...».

È lei uno degli uomini che ha amato?

«Ah ah, no, entrambi abbiamo buon gusto. Comunque speriamo che ora lo seguano tutti gli altri parlamentari».

Tutti gli altri quanti?
«Almeno un centinaio fra Camera e Senato e fra uomini e donne».

Ma come fa a dirlo?
«Beh, per conoscenza diretta: ho le conferme empiriche».

Grillini ma cosa dice?!
«Ma no, cos’ha capito. Molti mi hanno confessato la loro omosessualità, di altri lo so perché me lo hanno detto i loro avversari di corrente nel partito».

Ma non vale, quelli sono veleni.
«No, no, hanno prodotto le prove».

Tipo?
«Eeehh....».

Fuori i nomi.
«Giammai. Io credo che tutti debbano fare coming out, ma non diventerò certo integralista io».

Sono più a destra o più a sinistra?

«Sono egualmente distribuiti. Ce ne sono tre anche al governo».

Tre ministri gay?

«Sì, come nel governo Prodi».

Ora scatterà la caccia al ministro.
«Ricorda quell’episodio di Berlusconi e Calderoli?».

Ha appena fatto due dei nomi?
«Manno! Calderoli chiese al premier: “Ma secondo te chi sono i gay qui?”. E lui: “Se mi dai un bacino te lo dico”. Comunque nei partiti di centro e di destra, che sono più omofobi, si nascondono di più».

Daniele Capezzone è portavoce Pdl e ha ammesso di essere bisex.
«Non vale, lui viene dai radicali. Sapesse cosa fanno».

Cosa fanno?
«Una volta viene un parlamentare di Forza Italia che nemmeno conoscevo e mi fa: “Mi dicono che vuoi fare i nomi dei parlamentari gay”. Io nego e allora lui dice: “Puoi dirmi in quali locali andare per cuccare?”».

A sinistra si vive meglio?

«Un po’ meglio, ma i velati ci sono anche lì».

Velati?
«È il termine con cui la comunità Lgbt indica quelli che si nascondono. Ma vagli a spiegare che vivrebbero meglio se confessassero».

Vabbè, ma la sessualità è un fatto privato scusi.

«Vero. Ma la doppia vita è rischiosa. Sei costretto a frequentare luoghi emarginati, i famigerati posti di Pasolini per dire. E poi sei ricattabile, soprattutto se sei un uomo pubblico: chi sa, ha un’arma contro di te».

Pannella ha fatto coming out a 80 anni. Don Andrea Gallo ne ha 82 e nello stesso giorno a Primocanale tv ha confessato di esser caduto in tentazione nonostante il celibato. Bisogna essere vecchi per fare coming out?

«C’è chi il segreto se lo porta nella tomba. Pensi agli scritti postumi di Umberto Saba, o a Gadda».

Oggi però il costume è cambiato, essere etero ormai è banale.
«Purtroppo si viene ancora sanzionati pubblicamente».

Come è successo a Marrazzo?
«Se avesse detto: “Mi piacciono i trans, embè?” tutto quel casino non sarebbe successo.

Vede che è meglio fare coming out?».

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