Centro, Voltri, Cornigliano, Rivarolo, Sampierdarena, Bolzaneto. Guai a chiamarle assemblee pubbliche. Saranno incontri di lavoro. Per consentire ai cittadini la consultazione delle mappe e dei documenti. Per cominciare, dopo tanti anni, a passare, soprattutto, dalla discussione di ingegneria tecnico finanziaria a quella, coniata ieri dal sindaco Marta Vincenzi, di ingegneria popolare. Poi altri sei incontri tematici nei quali, estratti a sorte, i genovesi potranno dire la loro.
È stato presentato ieri a Palazzo Tursi il calendario degli appuntamenti del dibattito pubblico sui progetti per la gronda autostradale di ponente. Ci sono cinque ipotesi di tracciato sul tavolo del super esperto Luigi Bobbio. Dal raddoppio del ponte Morandi al tracciato a nord della Valpolcevera. Alla fine potrebbe anche scapparcene un sesto. Il padre di tutti i tracciati insomma. Soltanto che, è bene ricordarlo, nessuna ipotesi formulata dal dibattito pubblico sarà vincolante per gli enti locali, per Anas e per Autostrade. Anche se la consultazione costerà duecentomila euro, 70mila pagati dal Comune, il resto dalla società Autostrade. Ma sarà, giurano da Tursi, vincolante politicamente. Altrimenti che figuraccia ci farebbero gli amministratori pubblici? Il tempo sarà galantuomo. Staremo a vedere in aprile quando il lavoro del professor Bobbio e dei cuoi collaboratori, Andrea Mariotto e Paola Pucci, con il super esperto Michel Fourniau, sarà concluso.
Il metodo, comunque sia, viene adottato, dopo che ha ottenuto ottimi risultati in Francia, per la prima volta in Italia proprio qui a Genova. Da un lato Autostrade promette che la gronda la vuole fare. Costerà dai quattro ai sei miliardi di euro, per una decina di anni fra progetti e realizzazione. Spenderne quattro o sei per loro, dice il loro direttore operativo Gennarino Tozzi, non farebbe alcuna differenza. L'importante è accontentare politici e cittadini. Soltanto che a Mestre, ha ricordato il direttore Anas Mauro Coletta, si era partiti più o meno insieme a Genova. Ma che per Venezia i soldi ce li aveva messi lo Stato. Eppoi, orograficamente, lì è tutto piatto. Facile costruire. Giusto. Ma a Mestre domani s'inaugura. Qui non c'è ancora il progetto. Vabbè. Ma di questo dibattito pubblico di ingegneria popolare - ottima idea, ci mancherebbe - non se ne poteva organizzare uno prima e risparmiare qualche anno? Chi ci ha dormito sopra? Beppe Pericu perché non ci aveva pensato?
«E lo chiedete a me? - dice con un sorriso Marta Vincenzi - chiedetelo a lui se finora si sono organizzate soltanto le solite assemblee pubbliche. Legittime, ma questo dibattito pubblico è tutta un'altra cosa. Esperti, amministratori pubblici, Anas e Autostrade, informeranno e ascolteranno. Certamente la scelta del tracciato sui cinque in presentazione, o addirittura un sesto proposto dai cittadini, non sarà vincolante. Ma noi ne terremo conto. Eccome. Altrimenti non spenderemmo tutti questi soldi e tutto questo tempo».
Il primo incontro di presentazione dei progetti è in programma venerdì 13 alle 18 presso l'auditorium di palazzo Rosso.
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