Il gruppo «Campari» torna a casa

Silvia Villani

Per il Gruppo Campari, il 2006 potrebbe essere l'anno del ritorno alle origini. A oltre cent'anni dall'inaugurazione del primo sito produttivo a Sesto San Giovanni, una delle realtà più importanti nel settore del beverage a livello mondiale ha l'opportunità di tornare nell'ex Stalingrado d'Italia. È stato, infatti, approvato dalla giunta guidata da Giorgio Oldrini, il progetto di riqualificazione dell'area di viale Gramsci chiusa negli anni scorsi quando entrò in funzione lo stabilimento di Novi Ligure. Manca ora solo l'approvazione del consiglio comunale prevista per lunedì prossimo. Su un'area di oltre 25.000 metri quadrati potrà così trovare casa la nuova sede del Gruppo Campari. Gli uffici verranno affiancati da due palazzi residenziali e da un museo che ripercorrerà la storia del gruppo a partire dalla fine dell'Ottocento quando Gaspare Campari, inventò l'aperitivo rosso a media gradazione alcolica.

All'interno dello spazio verranno esposte le più famose bottiglie come quella del 1932 del CampariSoda, il cui design fu affidato a Fortunato Depero, che realizzò il Numero Unico Futurista Campari 1931 aprendo le porte a nuove iniziative, mirate alla realizzazione di prodotti d'arte di pari passo alle esigenze pubblicitarie. Nel museo, infatti, troverà casa anche uno dei primi bozzetti policromi su un telaio di legno da esporre sul bancone del bar.

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