da Milano
Alla fine dellanno mancano ancora più di due mesi, ma Paolo Scaroni sa già che quello targato 2005 sarà un bilancio con i fiocchi per lEni. Di più: sono previsti «i migliori risultati finanziari e operativi nella storia del gruppo», garantiti dalla dote messa da parte nel primo semestre (4,34 miliardi di euro lutile netto, in crescita di oltre il 29%) e da una seconda parte dellanno ancora positiva.
Gli azionisti potranno così passare allincasso: «Nel 2005 verranno distribuiti agli azionisti almeno 5,3 miliardi di euro sommando al dividendo 2004 e allinterim 2005 limporto destinato allacquisto di azioni proprie avvenuto entro metà settembre 2005. Questa cifra - ha aggiunto lamministratore delegato - rappresenta un rendimento pari al 6%, tra i migliori del settore petrolifero». Solo per il primo semestre, nelle casse dello Stato entreranno quindi 1,34 miliardi (1,09 miliardi lo scorso anno), di cui 801 milioni di imposte e 546 milioni di acconto sulla cedola 2005.
I conti record garantiscono un flusso di cassa che, ha spiegato Scaroni, verrà impiegato soprattutto per investimenti «in progetti remunerativi nelle attività core». Anche se il nuovo piano strategico verrà presentato nel febbraio dellanno prossimo insieme con i risultati 2005, il gruppo intende coinvolgere tutte le aree di attività in unazione di contenimento dei costi, spingendo inoltre sul pedale dellinnovazione tecnologica. Questa è del resto la chiave per aumentare la produzione petrolifera, centro nevralgico dellEni. Ad agosto, il gruppo aveva raggiunto un output di 1,7 milioni di barili al giorno, «confermando il trend positivo del primo semestre 2005 e creando le premesse per una produzione media superiore a 1,7 milioni di barili al giorno per lanno in corso». Un risultato, ha ricordato Scaroni, ottenuto nonostante gli elevati prezzi raggiunti dal greggio e limpatto negativo delluragano Katrina. Resta così possibile centrare lobiettivo di 2 milioni di barili al giorno entro il 2008, attraverso «lo sviluppo di progetti già avviati.
Sul fronte del gas, invece, il gruppo conta di registrare - grazie «allespansione sui mercati esteri» - a vendite totali di 88 milioni di metri cubi questanno, in aumento del 4% sullanno scorso. E, ancora, a rafforzare in Italia la propria presenza commerciale e «completare lespansione nel settore della generazione elettrica». Scaroni ha poi annunciato limpegno a sviluppare ulteriormente la presenza del gruppo nel settore del gas naturale liquefatto (gnl).
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