RomaIn Italia cè chi acquisisce i dati dei privati cittadini con troppa voracità e disinvoltura. Dal punto di vista della privacy, siamo di fronte a «strappi forti» con lo Stato di diritto. A sentirla così si potrebbe pensare che il Garante per la protezione dei dati personali si riferisca a qualche super hacker, a un grande fratello informatico che viola un diritto fondamentale della persona. Invece Francesco Pizzetti (nella foto) ce lha con lo Stato. E, cosa ancora più anomala in questi tempi, se la prende con il dogma della lotta allevasione a tutti i costi.
Il giudizio riguarda in particolare le ultime misure fiscali del governo di Mario Monti e, a dimostrazione di quanto la politica non centri con la denuncia, anche con le precedenti manovre dellesecutivo Berlusconi. Quindi segreto bancario ridotto allosso, ipotesi di liste di cattivi contribuenti e così via. Le nuove norme sulla trasparenza amministrativa nei controlli fiscali rappresentano «strappi forti allo Stato di diritto», ha spiegato Pizzetti, presentando un volume sullattività del Garante negli ultimi sette anni. La stretta sullevasione con questi mezzi, «è una fase di emergenza dalla quale uscire al più presto» altrimenti «lo spread fra democrazia italiana e occidentali crescerà».
Fa parte della democrazia anche la fiducia delle istituzioni nei confronti dei cittadini. E il Garante fa un riferimento chiaro ai poteri del fisco italiano (Agenzia dellentrate ed Equitalia) e ai blitz anti evasione. «È proprio dello Stato non democratico pensare che i propri cittadini siano tutti possibili violatori delle leggi». Poi, sulla fine del segreto bancario la denuncia della «spinta al controllo e allacquisizione di informazioni sui comportamenti dei cittadini che cresce di giorno in giorno». E che il garante registra anche a livello di poteri locali. «Un fenomeno che, unito allamministrazione digitale, a una concezione potenzialmente illimitata dellopen data e allinvocazione della trasparenza declinata come diritto di ogni cittadino di conoscere tutto, può condurre a fenomeni di controllo sociale di dimensioni spaventose».
Bocciata anche lidea di liste dei commercianti che non fanno lo scontrino. Bisogna fare «attenzione alle liste dei buoni e dei cattivi e ai bollini di qualunque colore siano», perché «le vie dellinferno sono lastricate di buone intenzioni». Tra le altre critiche che Pizzetti ha rivolto ai provvedimenti del governo, quella sullesonero delle piccole aziende da alcuni obblighi che riguardano la privacy contenuto nel decreto semplificazioni. Poi il richiamo sulle intercettazioni e sui media. Sulle prime servono «soluzioni legislative equilibrate e compatibili con tutti i diversi valori in gioco», appello che il Garante ha condiviso con il presidente del Senato Renato Schifani. Mentre i media dovrebbero evitare la «gogna mediatica» in particolare in casi giudiziari e di cronaca.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.